Noi affermiamo apertamente che ripudiamo le aspirazioni egemoniche e le rivendicazioni globali degli Stati Uniti. Non ci piacciono certi aspetti della politica e del modo di vivere degli americani. Tuttavia rispettiamo il diritto del popolo degli Stati Uniti, come di ogni altro popolo, di vivere secondo le sue leggi, le sue tradizioni e i suoi gusti. Conosciamo e non dimentichiamo il ruolo fondamentale degli Stati Uniti nel mondo moderno, apprezziamo il contributo che hanno dato e che danno alla civiltà mondiale, teniamo conto dei loro interessi legittimi e comprendiamo che senza la loro cooperazione è impossibile eliminare il pericolo di una catastrofe nucleare e garantire una pace durevole. Non abbiamo cattive intenzioni nei confronti del popolo americano e siamo disposti a cooperare in tutti i campi.
Tuttavia vogliamo collaborare su una base di eguaglianza, di comprensione e di reciprocità. A volte ci sentiamo non soltanto delusi ma anche assaliti da gravi presentimenti quando negli Stati Uniti il nostro paese è considerato un aggressore, un « impero del male ». Si diffondono inesattezze e falsità, si dimostrano diffidenza e ostilità verso il nostro popolo, si impongono limitazioni di ogni genere e si assumono atteggiamenti poco civili. Si tratta di una miopia inammissibile.
Il tempo fugge e non dobbiamo sprecarlo. Dobbiamo agire. La situazione non ci consente di attendere un momento ideale: un dialogo ampio e costruttivo è indispensabile subito. È appunto ciò che intendiamo quando organizziamo collegamenti televisivi tra le città sovietiche e americane, tra i politici e le personalità pubbliche dell’Unione Sovietica e degli Stati Uniti, tra comuni cittadini americani e sovietici. I nostri media presentano l’intera gamma delle posizioni occidentali, incluse quelle più conservatrici. Incoraggiamo i contatti con gli esponenti di convinzioni politiche diverse e di diverse visioni del mondo. In questo modo esprimiamo la convinzione che tale pratica ci aiuti a raggiungere un mondo accettabile da tutti.
Non riteniamo che il nostro approccio sia l’unico giusto. Non abbiamo ricette universali da proporre, ma siamo disposti a cooperare sinceramente e onestamente con gli Stati Uniti e con altri paesi nella ricerca delle soluzioni per tutti i problemi, anche i più difficili.
Perestrojka
traduzione di Roberta Rambelli
Il nuovo pensiero per il nostro Paese e per il mondo
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