Il testo oltrepassatoIl testo [scritto] è oltrepassato e rigettato nel passato, nell’orizzonte del suo autore, il suo discorso non è guardato in faccia, ma di profilo… l’autore non è più interlocutore – ma è lui stesso oggetto di conoscenza.
Porre una domanda non presuppone soltanto che si conosca altri o che si conosca la sua presenza, è anche invocarlo. Il maestro che parla non appare al nominativo, ma al vocativo… Nella domanda non importa solo ciò che si domanda… quello che conta è il fatto che la si pone a qualcuno…
Nella mia domanda al maestro, io mi appello al maestro. La domanda è possibile perché la presenza stessa del maestro di fronte a me non può tradursi in termini di conoscenza. Perché io non conosco il maestro, ma ho un legame con lui.

Crediti
 Emmanuel Lévinas
 Lo scritto e l'orale
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