Il trapezio
Ma, crescendo, il trapezista si faceva sempre più esigente. Inizialmente, spinto solo dall’ambizione di perfezionarsi, e poi, da un’abitudine ormai tirannica, aveva organizzato la propria vita in modo da potersene stare sul trapezio notte e giorno per tutto il tempo che lavorava nello stesso posto. Dei domestici si avvicendavano per soddisfare tutti i suoi bisogni, che del resto erano molto limitati; aspettavano sotto il trapezio e facevano salire o scendere quanto occorreva all’artista in certi recipienti appositamente costruiti per lui. Quel modo di vivere non comportava per il suo seguito nessuna vera difficoltà; era solo durante gli altri numeri del programma che la cosa si faceva un po’ imbarazzante: non si poteva nascondere il fatto che il trapezista fosse rimasto lassù, e il pubblico, anche se generalmente molto tranquillo, lanciava di tanto in tanto qualche occhiata all’artista.

Crediti
 Georges Perec
 La vita istruzioni per l'uso
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