È spesso tragico costatare con quanta evidenza un uomo rovini la propria vita e quella degli altri, rimanendo tuttavia totalmente incapace di capire fino a che punto l’intera tragedia derivi da lui e da lui sia costantemente alimentata e coltivata. Non è certamente la sua parte conscia ad agire così: essa infatti si lamenta e impreca contro un mondo infido che si va sempre più distanziando. È piuttosto un fattore inconscio a tessere l’illusione che gli vela il mondo e sé stesso, fino a formare il bozzolo che lo avvolgerà infine completamente.
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