Immaginare un mondo senza guerre
L’uomo ha creato e testato su altri esseri umani la possibilità dell’autodistruzione e oggi queste armi sono puntate contro tutti noi. Sta a ciascuno di noi portare avanti l’impegno per rifiutare la guerra. Non quella in Iraq o in Afghanistan, ma la guerra in sé e il suo unico, vero contenuto: morte, sofferenza, disumanità. Immaginare un mondo senza guerre è il compito più ambizioso che la specie umana si possa dare. Pensare, disegnare, attuare le condizioni che facciano diminuire – fino a fare scomparire – il ricorso all’uso della forza e della violenza di massa è la scommessa più grande che ci attende.

Crediti
 Gino Strada
 SchieleArt •   • 




Quotes per Gino Strada

La ricchezza delle 4 persone più ricche del mondo, è superiore al prodotto interno lordo dei 47 paesi più poveri del mondo.
La ricchezza delle 80 persone più ricche del mondo, è superiore al PIL della Cina cioè la ricchezza di 1 miliardo e 300 milioni di persone.
Il 4% della ricchezza delle 200 persone più ricche del mondo sarebbe sufficiente per i primi interventi dal punto di vista sanitario, scolastico, alimentare, idrico dell'intera umanità.
Questo vuol dire che il mondo è gestito da 2-300 persone o poco più.

Se uno di noi, uno qualsiasi di noi esseri umani, sta in questo momento soffrendo come un cane, è malato o ha fame, è cosa che ci riguarda tutti. Ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi.

La guerra piace a chi ha interessi economici, che se ne sta ben distante dalle guerre. Chi invece la conosce si fa un’idea molto presto. Io che non sono tanto furbo ci ho messo qualche anno per capire che non importa se c’è un’altra guerra. Che sia contro il terrorismo, per la democrazia o i diritti umani. Ogni guerra ha una costante: il 90% delle vittime sono civili, persone che non hanno mai imbracciato un fucile. Che non sanno neanche perché gli arriva in testa una bomba. Le guerre vengono dichiarate dai ricchi e potenti, che poi ci mandano a morire i figli dei poveri.

La realtà di oggi preoccupa, c'è chi soffia sull'odio, chi inneggia alla violenza: siamo già dentro un nuovo fascismo. In Italia nessuno chiede perché, con milioni di poveri, abbiamo una spesa militare di miliardi.
Com'è possibile aver fatto negli ultimi 200 anni delle scoperte incredibili, realizzato cose impensabili in tutti i campi, nella medicina, la chimica, le nanotecnologie, ma non essere stati capaci di progredire sul piano etico? Capire che ammazzarsi tra noi è un non senso, è contronatura.

Intanto perché la guerra è distruttiva. Ha dei costi umani, e non solo, terribili.
La guerra è l'elemento che impedisce lo sviluppo della persona umana. Non sono soltanto morti, feriti e mutilati: è povertà, è fame, sono profughi, sono tutte conseguenza che vanno insieme e stanno insieme, generano guerre e sono generate da guerre.
E il primo passo è quella di abolirla.
Che non è il punto di arrivo, è solo il primo passo. È possibile? Io credo proprio di sì.