Imparare a star zitti
Gli allievi della scuola di Tendai solevano studiare meditazione anche prima che lo Zen entrasse in Giappone. Quattro di loro, che erano amici intimi, si ripromisero di osservare sette giorni di silenzio.
Il primo giorno rimasero zitti tutti e quattro. La loro meditazione era cominciata sotto buoni auspici; ma quando scese la notte e le lampade a olio cominciarono a farsi fioche, uno degli allievi non riuscì a tenersi e ordinò a un servo: «Regola quella lampada!».
Il secondo allievo si stupì nel sentire parlare il primo. «Non dovremmo dire neanche una parola» osservò. «Siete due stupidi. Perché avete parlato?» disse il terzo.
«Io sono l’unico che non ha parlato» concluse il quarto.

Crediti
 Mujū Ichien
 101 storie Zen
  serie di racconti tratti dal Shasekishū (Raccolta di pietre e di sabbia), composti tra il 1279 e il 1283
  A cura di Nyogen Senzaki e Paul Reps
 SchieleArt •   • 




Quotes per Mujū Ichien

Camminando per un mercato, Banzan colse un dialogo tra un macellaio e un suo cliente.
«Dammi il miglior pezzo di carne che hai» disse il cliente.
«Nella mia bottega tutto è il migliore» ribatté il macellaio. «Qui non trovi un pezzo di carne che non sia il migliore».
A queste parole Banzan fu illuminato.  101 storie Zen

La cosa più preziosa del mondo  Uno studente domandò a Sozan, un maestro cinese di Zen: «Qual è la cosa più preziosa del mondo?». Il maestro disse: «La testa d'un gatto morto».
«E perché la testa d'un gatto morto è la cosa più preziosa del mondo?» insistette lo studente.
Sozan rispose: «Perché nessuno può dirne il prezzo».  101 storie Zen

La tua luce può spengersi  Uno studente di Tendai, una scuola filosofica di Buddhismo, andò come allievo nella dimora Zen di Gasan. Alcuni anni dopo, quando stava per partire, Gasan lo ammonì: «Studiare la verità speculativamente è un utile modo di raccogliere materiale per la predicazione. Ma ricordati che se non mediti costantemente, la tua luce di verità può spengersi».  101 storie Zen