Superare il bisogno di approvazione esternaHo praticamente passato tutto il mio tempo a creare un’immagine di me da offrire agli altri. Più che altro per piacere o per essere ammirato. Forse è un po’ più complicato di così. Ma se andiamo a stringere il succo è quello: piacere, essere amati. Ammirati, approvati, applauditi, fa’ un po’ tu. Ci siamo capiti.
…se pensi a quelle volte nella vita che hai trattato le persone con un amore e una correttezza straordinari, e te ne sei preso cura in maniera totalmente disinteressata, solo perché avevano valore come esseri umani… Ecco, la capacità di fare altrettanto con noi stessi. Di trattare noi stessi come tratteremmo un buon amico, un amico prezioso. O un nostro bambino che amiamo più della vita stessa. E penso che sia possibile arrivarci. Penso che in parte il compito che abbiamo sulla terra sia imparare a fare questo.

Crediti
 David Foster Wallace
 Come diventare sé stessi
  Traduzione di Martina Test
  Intervista a David Lipsky
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Quotes per David Foster Wallace

Dal momento che il dolore è un'esperienza mentale totalmente soggettiva, non abbiamo accesso diretto al dolore di niente e nessuno a parte il nostro.

Ma poi si arriva al punto che... cioè, se quella persona arrivi ad amarla, allora è come se la faccenda si capovolgesse. Cioè non è più che apprezzi quella persona per via di certi aspetti di quella persona; piuttosto è che cominci ad apprezzare gli aspetti di quella persona perché apprezzi la persona. Tipo come una cosa centrifuga anziché centripeta.

Per tutta la vita sono stato un impostore. E non esagero. Ho praticamente passato tutto il mio tempo a creare un'immagine di me da offrire agli altri. più che altro per piacere o per essere ammirato. Forse è un po' più complicato di così. Ma se andiamo a stringere il succo è quello: piacere, essere amati. Ammirati, approvati, applauditi, fai un po' tu. Ci siamo capiti.

La verità ti renderà libero. Ma solo quando avrà finito con te.

Quando vennero presentati, lui fece una battuta, sperando di piacere. Lei rise a crepapelle, sperando di piacere. Poi se ne tornarono a casa in macchina, ognuno per conto suo, lo sguardo fisso davanti a sé, la stessa identica smorfia sul viso. A quello che li aveva presentati nessuno dei due piaceva troppo, anche se faceva finta di sì, visto che ci teneva tanto a mantenere sempre buoni rapporti con tutti. Sai, non si sa mai, in fondo, o invece sì, o invece sì.  Brevi interviste con uomini schifosi


Riferimenti