Rispetto all’omosessualità maschile in particolare c’era già una plaudente accettazione nel mondo greco e quando i romani lo conquistarono con le armi si invaghirono di quelle usanze.
Furono soprattutto i ceti dirigenti a importare quel modo di vivere, di pensare e di poetare. Lessero Platone e ci trovarono Alcibiade rivelare che Socrate si è innamorato di lui. D’altra parte il tirannicidio di Atene, da cui nasce la democrazia, viene dalla rivalità tra Ipparco e Aristogitone per l’amante conteso Armodio. (…)
Nelle classi popolari, di cui abbiamo solo un vago sentore, l’atteggiamento era diverso. Nelle commedie di Plauto l’omosessualità viene vista con scherno, che del resto c’era pure nel mondo ateniese con Aristofane. (…)
Nel IV secolo l’imperatore Costantino si fece battezzare, Teodosio impose il cristianesimo e iniziò un atteggiamento diverso anche nei ceti dominanti. L’organizzazione della vita come concepita dalla pratica cristiana e dalle interpretazioni successive ha lentamente imposto l’idea che l’omosessualità sia una devianza.
Importazione di usanze greche a Roma
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Quotes per René Daumal
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