Self-portrait as Saint Sebastian

Anche Kirillov è abitato da una presenza demoniaca: egli vuole suicidare in sé l’uomo, per inaugurare il futuro radioso, libero dalla paura del dolore e della morte, ma ciò che ottiene è di inscenare una versione tragicamente parodistica della missione salvifica del Cristo. Egli è convinto di poter condurre il suo arbitrio nell’indifferenza non tanto di bene e di male, ma di vita e di morte.
Tuttavia, la libertà che si pone al di là della vita si consegna alla prepotenza del nulla e non trae niente dalla sua gratuità, è puro annichilimento di fronte al quale le intenzioni si frantumano. L’oltreuomo non è colui che sconfigge la morte, l’uomo-Dio vaneggiato da Kirillov, con questo delirio di onnipotenza che non può che mostrare il proprio contrario, ossia l’impotenza propria della finitezza umana.

Crediti
 Maria Russo
 La dialettica della libertà in Nietzsche e Dostoevskij
 SchieleArt •  Self-portrait as Saint Sebastian • 1914-1915