Per mezzo del Cristo è penetrata nell’uomo la cognizione cosciente dell’Io sono. Prima non si sentiva ancora la piena divinità dell’intima divina entità dell’uomo. Sentivano l’Io sono ma lo ricollegavano ai propri antenati, lo sentivano nel sangue comune a loro a tutti sin dai tempi di Abramo. Venne allora Gesù Cristo, recando la coscienza che esiste nell’uomo qualche cosa di molto più antico, di molto più indipendente; che l’Io sono non contiene soltanto tutto ciò ch’è comune ad un popolo, ma anche ciò che esiste in ogni singola persona, e che anche l’amore dovrà dunque rivolgersi alle singole personalità, per virtù propria. E l’Io che oggi è racchiuso in ognuno di noi, circoscritto e limitato all’esterno, cerca l’amore spirituale al di fuori di sé.
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