Concetto di intermezzo: momenti di pausa e riflessione tra gli eventi
Nel romanzo Intermezzo di Sally Rooney, il concetto di intermezzo rappresenta una delle chiavi interpretative fondamentali per comprendere la struttura e il tono dell’opera. Rooney utilizza il termine non solo come un titolo evocativo, ma anche come un concetto che si riflette nei ritmi narrativi, nelle pause e nei momenti di sospensione che intercorrono tra gli eventi principali della trama. Questi intermezzi sono spazi di riflessione, brevi sospensioni che consentono ai personaggi di confrontarsi con le loro emozioni e paure più profonde.

Gli intermezzi assumono perciò un valore simbolico: rappresentano quegli attimi di pausa che nella vita reale permettono di fare il punto della situazione, di riorganizzare i pensieri e di prendere coscienza delle proprie scelte. In un mondo frenetico, dove ogni decisione sembra dover essere immediata e risolutiva, Rooney ci ricorda l’importanza dei momenti di sospensione, che offrono ai personaggi (e al lettore) l’opportunità di fermarsi e osservare il proprio percorso. Nel caso di Ivan e Margaret, gli intermezzi diventano quindi delle vere e proprie parentesi esistenziali, che consentono loro di riflettere sulle direzioni che stanno prendendo e sulle implicazioni di ogni scelta.

Per Ivan, gli intermezzi sono momenti di introspezione in cui si sofferma sulle sue ambizioni, i suoi sentimenti e il suo rapporto con le aspettative sociali. Sono spazi di silenzio in cui riesce a mettere a fuoco i conflitti interni che lo agitano, confrontandosi con le sue paure e insicurezze. Ivan è un personaggio che tende a seguire il flusso della vita, ma questi momenti di pausa lo spingono a guardare oltre la superficie, facendolo riflettere su ciò che veramente desidera. Rooney ci suggerisce che questi intermezzi, sebbene a volte dolorosi, sono necessari per poter andare avanti con una maggiore consapevolezza.

Margaret, invece, vive gli intermezzi in modo diverso, considerandoli come momenti di resistenza e tregua dal caos che spesso la circonda. Sono spazi in cui si permette di prendere le distanze dalle aspettative e di interrogarsi sul proprio percorso. A differenza di Ivan, Margaret sembra cercare attivamente questi momenti di pausa, riconoscendone il valore rigenerativo. Per lei, gli intermezzi rappresentano un ritorno a se stessa, un modo per trovare un equilibrio tra ciò che sente e ciò che la società le richiede di essere. Questo aspetto riflette l’importanza che Rooney attribuisce alla dimensione intima e privata della riflessione, una dimensione che spesso viene trascurata nella realtà frenetica di oggi.

Il concetto di intermezzo, inoltre, riflette una critica sottile alla società contemporanea, che raramente concede il tempo per fermarsi e riflettere. In un contesto in cui la produttività e l’efficienza sembrano essere valori centrali, i momenti di pausa appaiono quasi come una ribellione, un modo per riscoprire la propria autenticità e uscire dalle convenzioni sociali. Rooney, attraverso questa struttura, invita il lettore a riconoscere il valore della lentezza e dell’introspezione, mostrando come i momenti di pausa possano portare a una comprensione più profonda di sé e delle proprie relazioni.

Gli intermezzi non sono soltanto un’esperienza soggettiva dei personaggi, ma influenzano anche il ritmo narrativo del libro. La trama si sviluppa alternando momenti di intensità emotiva e confronto diretto a istanti di quiete, nei quali i personaggi sembrano perdersi e ritrovarsi al contempo. Questa alternanza riflette il flusso della vita stessa, con i suoi picchi e le sue cadute, e conferisce al romanzo una qualità profondamente realistica. Rooney dimostra una straordinaria capacità di cogliere l’essenza della vita quotidiana, fatta di attimi ordinari che, nella loro apparente insignificanza, diventano fondamentali per la crescita personale.

In ultima analisi, il concetto di intermezzo in Intermezzo di Sally Rooney diventa una metafora della vita come un susseguirsi di eventi e pause, di azioni e riflessioni. Attraverso i suoi protagonisti, l’autrice ci invita a considerare l’importanza di fermarsi e respirare, di concedersi il tempo per valutare le proprie scelte e affrontare con maggiore consapevolezza le sfide. In un mondo che spesso si muove troppo velocemente, Rooney ci propone un’alternativa: quella di vivere il presente con più calma e di accogliere gli intermezzi come momenti preziosi di crescita e autoconsapevolezza.

Crediti
 Autori Vari
  Sinossi del libro 'Intermezzo' di Sally Rooney
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Quotes per Autori Vari

Non conosco alcuna specie di pianta, uccello o animale che non si sia estinta dopo l'arrivo dell'uomo bianco. L'uomo bianco considera la vita naturale degli animali come quella del nativo su questo continente: come un fastidio. Non c'è alcun termine nella nostra lingua con il significato di fastidio.

Tutto passa attraverso la persona e nulla può esser definito a priori.

Se si fosse indetto un referendum agli inizi del 900 per autorizzare un'invenzione che avrebbe portato (solo negli Usa) 50.000 morti l'anno, due milioni di feriti, 20.000 miliardi di danni economici, caos nelle città, decadenza dei centri urbani, distruzione dei trasporti pubblici, inquinamento, con conseguente morte di milioni di persone per cancro ai polmoni, infarto e trasformazione di milioni di ettari coltivati in un mare d'asfalto, avremmo tutti detto 'no'! E così, l'automobile non avrebbe visto l'alba.  Da un articolo della rivista 'Life'

La società borghese moderna... rassomiglia al mago che non riesce più a dominare le potenze degli inferi da lui evocate. Sono decenni ormai che la storia dell'industria e del commercio è soltanto storia della rivolta delle forze produttive moderne contro i rapporti moderni della produzione, cioè contro i rapporti di proprietà che costituiscono le condizioni di esistenza della borghesia e del suo dominio.  Karl Marx, Friedrich Engels

[...] quando un archetipo viene attivato nell'inconscio del soggetto che lo esperisce, si produce uno stato di forte tensione emotiva. In tal momenti psiche e materia appaiono non più realtà separate, bensì coordinate a una sola situazione simbolica piena di senso. È come se il mondo psichico e quello fisico fossero facce d'una identica realtà. Jung denominò questa realtà unitaria, unus mundus.  Psiche e materia


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