Ragione e emozione: il conflitto interioreRagioniamo con la mente, ma amiamo e odiamo con il cuore.
Questa condizione è stata descritta da Platone nel mito dell’auriga, che guida verso il cielo un carro alato trainato da due cavalli, uno bianco e uno nero. L’auriga è l’anima razionale che con le sue redini tiene a bada il cavallo bianco che rappresenta l’anima irascibile, e il cavallo nero che rappresenta l’anima concupiscente. Quando ci si lascia guidare dai sensi invece che dalla ragione, il carro perde il suo equilibrio e manca la sua meta. Platone cioè invita a privilegiare la mente razionale.
Ma noi non possiamo dimenticare che anche il cuore ha le sue ragioni. Anzi per i nostri antenati la vita era governata dal cuore, perché arrivava a capire in modo rapido, grazie all’intuito che cosa era pericoloso e cosa non lo era. I nostri antenati, che ancora non disponevano di una mente razionale, potevano affidarsi soltanto all’intuito, alle loro emozioni. In questo senso è possibile dire che le emozioni del cuore sono state indispensabili per evitare che il genere umano si estinguesse, e concordare con Goleman quando dice che «le emozioni ci hanno guidato con saggezza nel lungo cammino dell’evoluzione».

Crediti
 Umberto Galimberti
 Il libro delle emozioni
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Quotes per Umberto Galimberti

Solo chi è capace di dubitare può realmente conoscere.  La saggezza del dubbio

Fin dai suoi primordi l'umanità si è difesa dall'angoscia dell'imprevedibile andando affannosamente alla ricerca di nessi di causalità che consentissero, in presenza di un evento, di reperirne la causa. Quando la causa non era reperibile su questa terra, la si cercava in cielo, nell'intervento di Dio. Da qui sono nate le religioni, che rispondono al bisogno irrinunciabile di rintracciare nessi di causalità per non brancolare nel buio e nell'indecifrabile di fronte agli eventi incomprensibili della terra.  L'ospite inquietante

Bisogna educare i giovani a essere sé stessi, assolutamente se stessi.
Questa è la forza d'animo. Ma per essere sé stessi occorre accogliere a braccia aperte la propria ombra. Di forza d'animo hanno bisogno i giovani soprattutto oggi perché non sono più sostenuti da una tradizione, perché si sono rotte le tavole dove erano incise le leggi della morale, perché si è smarrito il senso dell'esistenza e incerta s'è fatta la sua direzione.  Il nichilismo e i giovani

È nel trend della nostra cultura separare sempre di più i nostri atti dalle nostre emozioni, che li accompagnerebbero se ci fosse consentito esprimere i nostri sentimenti e non solo, alla perfezione, le nostre asettiche prestazioni.

Come si può pensare di educare i ragazzi a scuola leggendo i Promessi Sposi? Un libro il cui messaggio è: la provvidenza fa la storia. Si insegna la passività più totale. Si parla con le parole del cristianesimo puro: auspico, spero. Si insegna che il passato è male, il presente è di redenzione e il futuro di speranza. Ma cosa c’è da sperare? Il futuro non è un tempo che porta rimedio.


Riferimenti