Io ero la tua stupidella
Fra le stanze che oscuravano la mia viltà ve n’era una che rimbombava: era la notte. Io mi fingevo pazza e correvo a sollevare i pazzi dal suolo, come fiori spelatati. Non era luce che si dibatteva tra i cristalli, era la mia volontà di sopravvivere! e tu gagliardo incoraggiavi con una lesta manciata di monete incastrate nel mio desiderio di te che ombreggiavi nell’infinito. Io ero la tua stupidella che rimava a quattr’occhi nella sua cella di granito solidale agli affreschi ed affetti dei solitari. Ma tu perdonavi e rincorrevi l’anniversario della Luna che fra di molti biascicamenti sollevava il sole dal suo candelabro. Tu non eri la mia chiesa eri il mio demonio e la notte regina durava da eterno e mi rimaneva in gola il sapore della tua forzata risata che s’oscurava al levarsi del levante in una polveriera. Tramite il riso in gola s’oscurava la mia gioventù. Tu la risollevavi, silenziosa – nella sua castella delle abitudini. Dormire forzare il demonio ad accaparrarsi i brandelli della mia pietà, – dormire in una stanza ricoperta di tela e di arabeschi potenti come lo zigomo della tua faccia.

Crediti
 Amelia Rosselli
 SchieleArt •   • 




Quotes per Amelia Rosselli

Questo corpo dalle
mille paludi, questa
miniera irrequieta,
questo vaso di tenerezze
mal esaudite.

Ci son momenti che veramente dobbiamo rintanarci in casa e non accettare inviti mondani e nessuno per un bel pezzo, perché si sta meglio in sé stessi... in altre occasioni hai la solitudine che non è il momento di avere, e allora costa cara, è difficile uscirne, anche. Ma questo lo prevedevo da giovane vedrai che in vecchiaia ti costerà, pagherai il debito. Perché è anche una situazione di felicità: la solitudine ti permette di fare quel diamine che ti pare!

Perché non capire la vita da sola? Perché non forzare la vita a capirsi? Perché non ebbe modo di capire la vita? E infatti non capí bene la vita, se no avrebbe avuto paura della vita, invece di sfidarla, come fosse un pozzo da riempirsi. La vita è un pozzo vuoto e va rispettato il suo vuot.