Quando si trovavano insieme, le loro preoccupazioni smettevano di essere definite; non restava loro che un sentimento di fatica, di un pesante fardello che, di colpo, si alleggeriva misteriosamente, li lasciava riposare, respirare. Tacevano e fingevano di dormire. La casa era silenziosa, la camera in penombra. Marianne spegneva la luce sul comodino accanto al letto; Antoine lasciava accesa la sua, con il libro aperto davanti che non leggeva mai. Dalla finestra socchiusa penetrava il freddo della sera. Il letto era caldo e confortevole, e quel giaciglio condiviso, quel silenzio, quella pace precaria li intorpidivano, li univano come mai erano stati nel tumulto della giornata, e nemmeno nei momenti d’amore.
Crediti
Quotes per Irène Némirovsky
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