La colonna vertebrale sembra sporgere fuori della carne

(…) noi siamo carne, siamo potenziali carcasse. Ogni volta che entro in una macelleria mi stupisco di non essere lì io al posto dell’animale. Ma quell’uso particolare della carne è un po’ l’uso che uno potrebbe fare della spina dorsale: essendo costantemente bombardati da immagini del corpo visto attraverso le radiografie, è ovvio che ciò alteri il modo in cui si usa il proprio corpo. Conoscerà senz’altro il bel pastello di Degas alla National Gallery, quello con la donna che si passa la spugna sulla schiena. Noterà che la colonna vertebrale, in alto, quasi fuoriesce dalla pelle. E questo particolare le impartisce una tensione e una torsione tali che si è maggiormente consapevoli della vulnerabilità del resto del corpo di quanto lo si sarebbe se l’artista avesse disegnato la colonna vertebrale nel suo andamento naturale su fino al collo. Invece Degas questo andamento lo altera, e la colonna sembra sporgere fuori della carne.