Comunemente si pensa, che in un atto volontario, la volontà cosciente di agire appaia quando iniziano le attività cerebrali che portano ad agire, o addirittura prima. Se questo fosse vero l’atto volontario, sarebbe iniziato e determinato dalla mente cosciente. Ma se non fosse così? Sarebbe mai possibile che la volontà cosciente di agire appaia dopo l’inizio delle attività specifiche del cervello che portano alle azioni volontarie –in altre parole prima che la persona sia consapevole della sua intenzione di agire? Le ricerche ci hanno portato ad accertare che la consapevolezza sensoriale è ritardata per un sostanziale periodo di tempo, in cui si verificano certe attività cerebrali, e questo apre una parziale possibilità di risposta positiva. Se la consapevolezza della volontà o intenzione di agire fosse anch’essa ritardata del periodo di tempo necessario per il verificarsi di attività che durano circa 500msec. sembrerebbe possibile che le attività cerebrali che danno inizio a un atto volontario comincino molto prima che la volontà cosciente di agire si sia adeguatamente sviluppata . Siamo stati in grado di esaminare questo problema sperimentalmente. In poche parole, abbiamo scoperto che il cervello mostra un processo di iniziazione che comincia 550 msec prima dell’atto liberamente volontario. Invece, la consapevolezza della volontà cosciente a compiere l’azione appare solo fra i 150, 250 msec prima dell’azione stessa. Il processo volontario inizia quindi inconsciamente, circa 400msec prima che il soggetto diventi consapevole della sua volontà o intenzione di compiere l’azione.

Anna Maria Tocchetto ⋮ Frammenti ⋮ Jean-Luc Nancy ⊚
Esiste l’amore in tutta la sterminata estensione del termine, l’amore senza confini, l’amore per l’umanità, il mondo, la musica, il mare o la montagna, la poesia o la filosofia, che è essa stessa amore della sapienza. Non è così? Quest’ultima, a sua volta⋯

Autori Vari ⋮ Frammenti ⊚
Mi sono moltiplicato per sentire, per sentirmi, ho dovuto sentire tutto, sono straripato, non ho altro che traboccarmi, e in ogni angolo della mia anima c’è un altare a un dio differente. Mi sento multiplo. Sono come una stanza dagli innumerevoli specchi ⋯

Frammenti ⋮ Robert Burton ⊚
Imparare ad essere presenti internamente – essere lo stato di presenza senza parole – spesso comincia con l’essere silenziosi all’esterno, col parlare di meno. Per esempio parlare meno spesso, meno in fretta, meno energicamente e per periodi di tempo più ⋯

Frammenti ⋮ Ugo Spirito ⊚
Non possiamo non convenire che la conclusione della ricerca smentisce se stessa e decade anch’essa nel mito, ma una volta raggiuntala non ci è dato evitarla, senza cadere in contraddizioni ancora più manifeste. Allo stato attuale delle cose, insomma, dobb⋯

Edgar Allan Poe ⋮ Frammenti ⊚
Un appello al proprio cuore è, dopo tutto, la migliore risposta al sofisma ora riportato. Nessuno che consulti lealmente e interroghi a fondo la propria anima, sarà disposto a negare la radicalità della propensione di cui parliamo. Essa è tanto incomprens⋯

Ernst Cassirer ⋮ Frammenti ⊚
Il mondo del mito non è un mero prodotto dell’estro o del caso, esso ha invece le sue proprie leggi fondamentali che ne regolano l’attività formatrice e influiscono su tutte le sue particolari manifestazioni. Nel campo dell’intuizione artistica diviene su⋯
Aggiungi un commento