Quasi quattrocento anni prima che Leonardo da Vinci disegnasse l’Uomo Vitruviano, la celebre rappresentazione delle proporzioni ideali del corpo umano che dimostra come esso possa essere armoniosamente iscritto nelle figure del cerchio e del quadrato, Hildegard von Bingen aveva ipotizzato l’esistenza dell’uomo sinfonico.
Quello che per Leonardo sarà la geometria, per la santa erano la musica e la poesia. L’anima umana, infatti, per Hildegard è composta di diversi elementi che vanno accordati, armonizzati e si fondono in una sorta di sinfonia, intesa come un tutto coerente. Questa unione si esprime sia nel rapporto armonioso tra mente e corpo, sia nello stesso atto del comporre. La musica è per Hildegard terrestre e celeste al tempo stesso: fatta con mezzi umani per evocare, almeno per un momento, la consonanza celeste.
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