La criminale assenza di oblioIl fenomeno capitale, il disastro per eccellenza è la veglia ininterrotta, questo nulla senza tregua. Per ore e ore passeggiavo di notte nelle strade deserte, o talvolta in quelle dove bazzicavano prostitute solitarie, compagne ideali nei momenti di supremo smarrimento. L’insonnia è una vertiginosa lucidità che riuscirebbe a trasformare il paradiso stesso in un luogo di tortura. Qualsiasi cosa è preferibile a questo allerta permanente, a questa criminale assenza di oblio. È durante quelle notti infernali che ho capito la futilità della filosofia. Le ore di veglia sono, in sostanza, un’interminabile ripulsa del pensiero attraverso il pensiero, è la coscienza esasperata da sé stessa, una dichiarazione di guerra, un infernale ultimatum della mente a sé medesima. Camminare vi impedisce di lambiccarvi con interrogativi senza risposta, mentre a letto si rimugina l’insolubile fino alla vertigine.

Crediti
 Emil Cioran
 Al culmine della disperazione
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Quotes per Emil Cioran

Il torto di ogni dottrina della liberazione è di sopprimere la poesia, clima dell'incompiuto. Il poeta si tradirebbe se aspirasse a salvarsi: la salvezza è la morte del canto, la negazione dell'arte e dello spirito. Come sentirci solidali con una conclusione? Possiamo affinare, coltivare i nostri dolori, ma come possiamo emanciparcene senza sospendere noi stessi? Docili alla maledizione, esistiamo solo in quanto soffriamo. Un'anima non cresce e non muore se non per la quantità di insopportabile che è capace di affrontare.  Sommario di decomposizione

Colui che propone una fede nuova è perseguitato, in attesa di diventare a sua volta persecutore: le verità cominciano da un conflitto con la polizia e finiscono col farsi sostenere da essa. Il fanatico è incorruttibile: se per un'idea è capace di uccidere, allo stesso modo può farsi uccidere per essa; in entrambi i casi, sia egli tiranno o martire, è un mostro. Non esistono esseri più pericolosi di quelli che hanno sofferto per una convinzione: i grandi persecutori si reclutano tra i martiri ai quali non è stata tagliata la testa.

Mattinata splendida, divina, al Luxembourg. Vedevo la gente andare su e giù e mi dicevo che noi viventi (viventi!) siamo qui solo per sfiorare la superficie terrestre per un po'. Invece di guardare la faccia dei passanti, guardavo i loro piedi, e tutti quegli esseri umani per me non erano altro che passi, passi che andavano in tutte le direzioni, danza disordinata sulla quale sarebbe vano soffermarsi…  Quaderni

Non è parlando degli altri, ma curvandosi su di sé, che ci è possibile incontrare la Verità. Perché ogni cammino che non conduce alla nostra solitudine o non ne proceda, è deviazione, errore, perdita di tempo.

Non vi è santità senza una voluttà della sofferenza e senza una raffinatezza sospetta. La santità è una perversione senza eguali, un vizio del cielo.