I ragazzi tra i 15 e i 30 anni hanno il massimo della potenza sessuale, ma è una potenza non riproduttiva perché non fanno figli prima dei 35-40 anni.
Hanno la massima potenza ideativa: Einstein ha scoperto la sua formula a 24 anni, Leopardi scrisse l’Infinito a 21, Google e Apple li hanno inventati degli universitari. E il massimo che gli offriamo sono i contratti a progetto. Allora dico: prestate attenzione ai giovani. Quando gli adulti si rivolgono a loro dicendo ai miei tempi dicono un’oscenità, perché i nostri tempi erano generosissimi. Io sono diventato professore a 23 anni.
Adesso, se uno studia filosofia, la prima cosa da sapere è che non insegnerà mai filosofia. Per chi è giovane il futuro, se non è una minaccia, è imprevedibile. E se il futuro non è più una promessa allora viene meno la motivazione: perché devo studiare? Perché devo darmi da fare? E al limite anche: perché devo stare al mondo?
La condizione giovanile in Italia di Alessandro Rosina
Un’analisi approfondita della situazione dei giovani italiani nel contesto sociale ed economico contemporaneo. L’autore esamina le cause strutturali della precarietà lavorativa e esistenziale delle nuove generazioni, confrontando dati statistici e tendenze sociali con altri paesi europei.
Il talento sprecato di Irene Tinagli
Una ricerca dettagliata sul fenomeno della dispersione del capitale umano giovanile in Italia. Il libro analizza le ragioni della fuga dei cervelli, la sottoutilizzazione dei talenti e propone soluzioni concrete per valorizzare le potenzialità delle nuove generazioni nel mondo del lavoro.
Generazione precaria di Marco Magnani
Un’indagine sulle trasformazioni del mercato del lavoro e il loro impatto sulla vita dei giovani. L’autore esplora le conseguenze psicologiche e sociali della precarietà lavorativa, analizzando come questa condizione influenzi le scelte di vita e le prospettive future delle nuove generazioni.
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