La cultura come coltivazione dell'interiorità umana
La cultura è disposizione della mente: è il modo e la forma con cui la mente si dispone a guardare e a interpretare la vita, e poi a viverla di conseguenza. La cultura è lo schema mentale che una persona necessariamente applica ogni volta che guarda, conversa, giudica, agisce: tutto ciò che una persona pensa e fa, e anche ciò che non pensa e non fa, dipende dalla sua cultura in quanto coltivazione della sua interiorità. Da questa coltivazione interiore dipende la qualità del terreno e delle colture prodotte, esattamente in linea con il detto evangelico: «Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo».

Tutto in ogni essere umano dipende dalla coltivazione interiore o cultura, la quale non è un lusso dei dotti ma una necessità di tutti. È un po’ come i muscoli: non puoi scegliere di usarli o no, se vivi li devi usare per forza, puoi solo scegliere di allenarli o trascurarli. Lo stesso per la cultura: non puoi scegliere di averla o no, perché in ogni tua azione essa entra in gioco e manifesta chi sei, puoi solo determinare il suo livello; e, di conseguenza, il tuo.

Crediti
 Vito Mancuso
 Destinazione speranza
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Citazioni correlate

  • Capita alle persone veramente sapienti quello che capita alle spighe di grano: si levano e alzano la testa dritta e fiera finché sono vuote, ma quando sono piene di chicchi cominciano a umiliarsi e ad abbassare il capo.
     Michel De Montaigne  

  • L'abitudine è il ceppo che incatena il cane al suo vomito. Respirare è un'abitudine. Vivere è un'abitudine. O piuttosto, la vita è una successione di abitudini. L'abitudine è un compromesso effettuato tra l'individuo e l'ambiente che lo circonda, o tra l'individuo e le sue eccentricità organiche, la garanzia di un insensibile inviolabilità, il parafulmine della sua esistenza.
     Samuel Beckett  

  • Perocché qualunque villania è, propriamente parlando, un appello all'animalità nel senso che essa dichiara l'incompetenza della lotta delle forze intellettuali o del diritto morale e la surroga con quella delle forze fisiche; nella specie uomo, che Franklin definisce a toolmaking animal (un animale che fabbrica degli arnesi), questa lotta si effettua col duello, per mezzo di arme costruite espressamente allo scopo, e porta una decisione senza appello.
     Arthur Schopenhauer    Aforismi sulla saggezza del vivere

  • Che cos'è la Verità? In materia di religione, è semplicemente l'opinione che è sopravvissuta. In materia di scienza, è l'ultima sensazione. In materia d'arte è l'ultimo umore di un singolo.
     Oscar Wilde  

  • Per custodire i propri desideri impossibili, incerti ma intensi di vaghezza – avere le sue cose, sfogare il corpo, restare incinta, diventare una donna normale – occorreva adeguarsi alla messinscena di una campagna pubblicitaria su un prodotto fuorviante che rassicuri le altre sulla loro felicità, perché non s'immischino nella tua infelicità e tu possa tranquillamente spodestare qualcuna da un'identità che non le compete… E nessuno sarà mai da lei scontentato né accontentato a fondo. Men che meno, un potenziale animale che dipenda dalla sua pancia.
     Aldo Busi  

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