La cultura medievale in Italia
Anche nel maggior fondo del medioevo le scienze e le lettere non perirono in Italia; anzi qui può dirsi conservato quanto sopraviveva della antica coltura. Appena lo strepito delle armi si tacque, e i prelati e i Comuni prevalsero all’oppressione feudale, si apersero scuole per educare non i giovanetti, ma gente matura che andava a perfezionarvisi quando la scarsezza dè libri rendeva troppo difficile lo studio privato. A quelle Università venivano chiamati a gara coloro che più valessero in una scienza, e v’attiravano studenti, che formavano il disturbo e il prosperamento delle città. Primeggiava in Italia quella di Bologna per le leggi, la quale Innocenzo VI concesse poi anche la cattedra di teologia; altre a Roma, a Piacenza, a Pavia, a Siena, a Lucca, a Perugia, a Padova, a Napoli, a Salerno fin a Treviso, e accidentalmente in altri luoghi. Presto cercaronsi i libri, che erano principalmente ricopiati nè monasteri, e pagati a caro prezzo, non solo per la fatica del trascriverli, ma per le miniature di cui venivano ornati. Scriveansi su pergamena, il che contribuiva a renderli costosi; poi s’inventò la carta di cotone, e in fine quella di cenci di lino. (…)
In Italia la letteratura ebbe sempre grandissima importanza, e l’arte e il sentimento del bello furono gli stromenti della sua rinascenza, come della inglese la morale seria e positiva, della francese lo spirito e la ragione.

Crediti
 Cesare Cantù
 Storia della letteratura italiana
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Citazioni correlate

  • Il Vaticano rappresenta la più grande forza reazionaria esistente in Italia. Per la chiesa, sono dispotici i governi che intaccano i suoi privilegi e provvidenziali quelli che, come il fascismo, li accrescono.
     Antonio Gramsci  

  • Il sentimento del male diviene più forte e più acuto nel nuovo Medioevo. La forza del male crescerà e assumerà forme nuove per causare nuovi dolori. Ma all'uomo è stata concessa la libertà dello spirito, la libertà di scegliere la propria via... Nel presentimento della notte, bisogna armarsi spiritualmente per la lotta contro il male, aguzzare la capacità di distinguerlo, elaborare una nuova cavalleria.
     Nikolaj Berdjaev    Nuovo medioevo

  • Nella nostra epoca s'incarnano una quantità innumerevole di persone prive di io, che in realtà non sono esseri umani. Questa è una verità terribile. Le vediamo intorno a noi ma non sono incarnazioni di un io, sono inserite nell'ereditarietà fisica, ricevono un corpo eterico e un corpo astrale, sono in un certo senso interiormente equipaggiate di una coscienza arimanica. Se non le si osserva con attenzione, dall'esterno sembrano esseri umani, ma non sono esseri umani nel vero senso della parola. Questa è una verità terribile, ma è qualcosa che esiste, è una realtà.
     Rudolf Steiner    Conferenza del 17 Settembre 1924

  • Dalla mia infanzia non ho mai trovato nessuno che avesse in comune con me le angosciose istanze del sentimento e della coscienza [...] La malattia mi porta, sempre più, al più spaventevole scoraggiamento. Non invano sono stato tanto profondamente ammalato e non invano lo sono in genere tuttora.
     Friedrich Nietzsche    Lettera alla sorella Elisabeth

  • Non amo l'applicazione della scienza, questo serrato, inesorabile, ciclo di produzione e consumo, non amo l'uomo trasformato in consumatore. Come non amo la scomparsa della cultura, dell'arte, dell'artigianato, del contadino, della religione… Quando i contadini erano soli nei campi e alzavano la frasca di ulivo per scongiurare il temporale, rappresentavano una forma autentica, reale, della vita umana. Era cultura, anche se sotto forma di un'oscura, rustica, religiosità.
     Pier Paolo Pasolini    Passatempi

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