Egon Schiele ⋯ Mutter und KindSocrate è noto per il suo metodo di insegnamento e indagine (chiamato dialettica socratica), basato sul dialogo, sull’interrogazione e sulla confutazione.
Il filosofo spesso fingeva di non sapere, ponendo domande apparentemente ingenue per smascherare le contraddizioni nelle risposte dell’interlocutore (ironia socratica).
Simile all’arte della levatrice, Socrate, che di una levatrice era figlio, aiutava l’interlocutore a partorire le proprie idee e a scoprire la verità dentro di sé (maieutica).
Attraverso la dialettica, Socrate mirava a confutare le opinioni infondate o contraddittorie, spingendo l’interlocutore a riflettere sulle proprie convinzioni e a metterle in discussione cercando una conoscenza più profonda.
L’obiettivo era quello di far emergere la verità attraverso un processo di auto-scoperta.
Socrate godette sempre dell’ammirazione e del rispetto dei suoi discepoli, alcuni dei quali, come Platone, Aristippo e Antistene, fondarono a loro volta illustri scuole filosofiche.
Meno rispetto pare che egli godesse da parte della moglie Santippe, donna dal carattere aspro e molto irritabile, assai diverso da quello di Socrate, visto come un saggio e un filosofo calmo.
Santippe è passata alla storia per il suo carattere forte e iracondo, tanto che il suo nome è diventato sinonimo di donna bisbetica.
Nell’Ottocento, Nietzsche dirà, con la sua solita malizia, che era stato tutto merito di Santippe se Socrate possedeva la dialettica migliore di Atene, perché, rendendo irrespirabile l’aria di casa, l’aveva costretto a girare sempre per le strade della città e a dialogare con qualcuno.

Crediti
 Patrizia Benelli
 SchieleArt •  Mutter und Kind • 1910



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