Il mezzo più sicuro per non diventare molto infelici consiste nel non chiedere di diventare molto felici, dunque nel ridurre le proprie pretese a una misura assai moderata in fatto di piacere, possesso, rango, onore, eccetera: infatti proprio l'aspirazione alla felicità e la lotta per conquistarla attirano grandi sventure. Ma la moderazione è saggia e opportuna già per il fatto che è davvero facile essere molto infelici, mentre è non solo difficile, ma assolutamente impossibile essere molto felici. L'arte di essere felici
Quanto di meglio questo mondo ha da offrire è un'esistenza senza dolori, tranquilla, sopportabile e limiteremo le nostre pretese a tutto ciò per realizzarlo tanto più sicuramente. Infatti, per non cadere nell'estrema infelicità, il mezzo più sicuro è non desiderare una grande felicità.
Il mondo è un brutto affare: i selvaggi si divorano fra di loro e i popoli civilizzati si imbrogliano a vicenda: e questo è l'andamento del mondo.
È una grossa stoltezza quella di perdere all'interno per guadagnare all'esterno, ossia ottenere una posizione brillante, un lusso sfarzoso, titoli e onori, cedendo in parte o totalmente la tranquillità, la libertà, l'indipendenza.
Se abbiamo una volta per tutte conosciuto chiaramente le nostre forze e buone qualità, come pure i nostri difetti e debolezze, fissando in corrispondenza la nostra meta e rassegnandoci per quello che è irraggiungibile, sfuggiremo, grazie a ciò, nel modo più sicuro, fin dove la nostra individualità lo consentirà, al più amaro di tutti i dolori, alla scontentezza di noi stessi, che è l'immancabile conseguenza del non conoscere la propria individualità, della falsa presunzione e della temerarietà che ne deriva. L'arte di essere felici
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