La ferita come metafora dell'esistenzaQuando Bousquet parla della verità eterna della ferita, è in nome di una ferita personale abominevole, che egli porta nel suo corpo. Quando Fitzgerald o Lowry parlano di questa incrinatura metafisica incorporea, quando vi trovano il luogo e l’ostacolo del loro pensiero, la fonte e il prosciugamento del loro pensiero, il senso e non senso, ciò accade con tutti i litri di alcool che hanno bevuto, che hanno effettuato l’incrinatura del corpo. Quando Artaud parla dell’erosione del pensiero come di qualche cosa di essenziale e di accidentale a un tempo, radicale impotenza e nondimeno alto potere, è già dal fondo della schizofrenia. Ciascuno rischiava qualcosa, quanto più lontano in tale rischio e ne trae un diritto imprescrivibile. Cosa rimane al pensatore astratto quando dà consigli di saggezza e di distinzione? Allora, parlare sempre della ferita di Bousquet, dell’alcolismo di Fitzgerald e di Lowry, della follia di Nietzsche e di Artaud, rimanendo sempre alla riva? Diventare professionista di tali chiacchiere? Augurarsi soltanto che coloro che furono colpiti non sprofondino troppo? Fare delle riviste e numeri speciali? Oppure andare di persona a vedere un po’, essere un po’ alcolizzato, un po’ folle, un po’ suicida, un po’ guerrigliero, abbastanza per allungare l’incrinatura, ma non troppo per non approfondirla in modo irrimediabile? Ovunque ci si volti, tutto sembra triste. In verità, come restare alla superficie senza permanere sulla riva? Come salvarsi salvando la superficie e tutta l’organizzazione di superficie, compreso il linguaggio e la vita? Come giungere a questa politica, alla guerriglia completa?

Crediti
 Gilles Deleuze
 Logica del senso
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Quotes per Gilles Deleuze

In ogni istinto, la verità ha preso la forma di un'illusione per agire sulla volontà. Diffidate dei sogni degli altri, se siete presi nel sogno di un altro, siete finiti.

Quando qualcuno chiede a cosa serve la filosofia, la risposta deve essere aggressiva, poiché la domanda è ironica e pungente. La filosofia non serve né allo Stato né alla Chiesa, che hanno altre preoccupazioni. Non serve a nessun potere stabilito. La filosofia serve a turbare. Una filosofia che non turba nessuno e non fa arrabbiare nessuno non è una filosofia. Essa serve a nuocere alla stupidità, fa della stupidità qualcosa di vergognoso. Non ha altro uso che questo: denunciare la bassezza del pensiero in tutte le sue forme.  Nietzsche e la filosofia

La parola, la comunicazione, sono fradice. Sono interamente penetrate dal denaro: non accidentalmente, ma essenzialmente. È necessario un dirottamento della parola. Creare è sempre stato altro dal comunicare. L'importante sarà forse creare dei vacuoli di non-comunicazione, degli interruttori, per sfuggire al controllo.

Il pensiero, nessuno lo prende molto sul serio, tranne quelli che si considerano pensatori o filosofi di professione. Ma questo non impedisce affatto che esso abbia i suoi apparati di potere - e che sia un effetto del suo apparato di potere il fatto che possa dire alla gente: non prendetemi sul serio perché io penso per voi, perché vi do una conformità, delle norme e delle regole, un'immagine, alle quali voi potrete tanto più sottomettervi quanto più direte.

La grandezza dell'opera di Cassavetes [è] aver annullato la storia, l'intreccio o l'azione, persino lo spazio, per giungere agli atteggiamenti come a categorie che mettono tanto il tempo dentro il corpo, quanto il pensiero dentro la vita. Quando Cassavetes dice che i personaggi non devono derivare dalla storia o dall'intreccio, ma che la storia deve essere la secrezione dei personaggi, riassume l'esigenza di un cinema dei corpi.  L'immagine-tempo


Riferimenti