Quando Bousquet parla della verità eterna della ferita, è in nome di una ferita personale abominevole, che egli porta nel suo corpo. Quando Fitzgerald o Lowry parlano di questa incrinatura metafisica incorporea, quando vi trovano il luogo e l’ostacolo del loro pensiero, la fonte e il prosciugamento del loro pensiero, il senso e non senso, ciò accade con tutti i litri di alcool che hanno bevuto, che hanno effettuato l’incrinatura del corpo. Quando Artaud parla dell’erosione del pensiero come di qualche cosa di essenziale e di accidentale a un tempo, radicale impotenza e nondimeno alto potere, è già dal fondo della schizofrenia. Ciascuno rischiava qualcosa, quanto più lontano in tale rischio e ne trae un diritto imprescrivibile. Cosa rimane al pensatore astratto quando dà consigli di saggezza e di distinzione? Allora, parlare sempre della ferita di Bousquet, dell’alcolismo di Fitzgerald e di Lowry, della follia di Nietzsche e di Artaud, rimanendo sempre alla riva? Diventare professionista di tali chiacchiere? Augurarsi soltanto che coloro che furono colpiti non sprofondino troppo? Fare delle riviste e numeri speciali? Oppure andare di persona a vedere un po’, essere un po’ alcolizzato, un po’ folle, un po’ suicida, un po’ guerrigliero, abbastanza per allungare l’incrinatura, ma non troppo per non approfondirla in modo irrimediabile? Ovunque ci si volti, tutto sembra triste. In verità, come restare alla superficie senza permanere sulla riva? Come salvarsi salvando la superficie e tutta l’organizzazione di superficie, compreso il linguaggio e la vita? Come giungere a questa politica, alla guerriglia completa?
Ecce Homo di Friedrich Nietzsche
Un’opera autobiografica in cui Nietzsche riflette sulla propria vita e filosofia, esplorando la sua lotta con la malattia e la follia come parte integrante del suo pensiero.
Il libro dell’inquietudine di Fernando Pessoa
Un testo che, attraverso la voce del suo eteronimo Bernardo Soares, esplora la malinconia e la frammentazione dell’esistenza, toccando temi di solitudine e introspezione.
Il teatro e il suo doppio di Antonin Artaud
Una raccolta di saggi che analizza la funzione del teatro come mezzo per esprimere le più profonde verità dell’animo umano, esplorando il concetto di crudeltà e l’esperienza della follia.
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