La filosofia è il futuro inevitabile dell'umanità
Il presente è la tecnica, ossia l’insieme delle attività con le quali l’uomo va liberandosi dal dolore e dal limite. […] Non solo la scienza può oggi proporsi di costruire l’uomo, ma di togliere all’uomo ogni limitazione e costruire addirittura Dio.

Ma proprio perché la scienza ha rinunciato ad essere verità, ogni livello di perfezione e di felicità, cui essa abbia a portare l’uomo, non può essere vissuto che come qualcosa di precario. […] La tecnica può togliere da ogni limite, ma non da quello consistente nel dubbio che tutto ciò che si è o si ha possa essere travolto in una imminente catastrofe. Solo la logica della verità – e cioè solo una risposta assoluta e incontrovertibile – può togliere il dubbio. E appunto per questo la filosofia, come luogo della verità, è il futuro dell’uomo.

Crediti
 Emanuele Severino
 Essenza del nichilismo
 SchieleArt •   • 




Quotes per Emanuele Severino

E tuttavia l'essenza di ogni comandamento è identica a ciò che esso proibisce. Nella legge che vieta il delitto è presente l'essenza del delitto. Nella fede dell'amore è presente l'essenza dell'odio. Si può, certo, preferire la fede nell'amore all'odio; ma si può davvero credere che una malattia possa essere guarita con una medicina che ha la stessa natura maligna?  Téchne

Rivolgendosi sin dall'inizio al Tutto - si è già detto -, la filosofia vede ogni cosa raccolta nel Tutto. Non si limita a vedere la diversità tra le cose, ma riesce a scorgere, insieme, la loro identità. Per quanto diverse, opposte tra loro, tra loro incompatibili, le cose appartengono tutte alla comune regione del Tutto e, per questa appartenenza, ogni cosa è identica a ogni altra.  La filosofia antica e medioevale

Il termine angoscia viene utilizzato in filosofia come una traduzione dal latino angor, termine che significa anche affanno e soffocamento, sintomi immediati in quella che viene riconosciuta come angoscia da Freud agli albori della Psicanalisi.  Heidegger e la metafisica

Il grido. Sta all'inizio della vita dell'uomo sulla terra. Il grido di caccia, di guerra, d'amore, di terrore, di gioia, di dolore, di morte. Ma anche gli animali gridano; e per l'uomo primitivo grida anche il vento e la terra, la nube e il mare, l'albero, la pietra, il fiume. Ma solo l'uomo si raccoglie attorno al proprio grido, in assenza degli eventi che l'hanno provocato.  Il parricidio mancato

Infatti, è vero che Platone condanna la poesia e l'arte perché sono imitazione dell'imitazione della vera realtà del divino; ma è anche vero che tale imitazione ha pur sempre come fondamentale punto di riferimento la realtà vera, il modello divino. Sì che nella poesia e nell'arte, proprio in quanto concepite come imitazione, è possibile scorgere non solo qualcosa di negativo (come accade in Platone), ma anche il riflesso e la traccia della vera realtà divina - come verrà appunto affermato nel neoplatonismo di Plotino.  La filosofia antica e medioevale