La guerra è un’altra esperienza della morte data (do la morte al nemico e dono la mia nel sacrificio del «morire per la patria»).
Impossibile fare un passo, pronunciare una parola, senza inciampare in un fatto pagano […] E voi, sciagurati neo-pagani, voi che cosa fate, se non esattamente lo stesso? […] Voi avete senza dubbio smarrito l’anima […] Congedare la passione e la ragione, vuol dire uccidere la letteratura. Rinnegare gli sforzi della società precedente, cristiana e filosofica, vuol dire suicidarsi […] Circondarsi esclusivamente delle seduzioni dell’arte fisica, vuol dire creare grandi opportunità di perdizione. A lungo, molto a lungo, voi non potrete vedere, amare e sentire che il bello, nient’altro che il bello. Prendo la parola in un senso ristretto. Il mondo non vi apparirà che sotto la sua forma materiale […] Possano la religione e la filosofia venire un giorno come forzate dal grido di un disperato! Tale sarà sempre il destino degli insensati che vedono nella natura solo ritmi e forme. Anche la filosofia apparirà loro dapprima solo un gioco interessante […] La sua anima [quella del bambino così corrotto], senza tregua irritata e insoddisfatta, se ne va per il mondo […] come una prostituta, gridando: Plastica! plastica! la plastica, questa parola spaventosa mi dà la pelle d’oca, la plastica l’ha avvelenato, eppure egli non può vivere che di questo veleno […] Io comprendo i furori degli iconoclasti e dei musulmani contro le immagini. Ammetto tutti i rimorsi di sant’Agostino sul piacere troppo grande che giustifica la soppressione dell’oggetto. La follia dell’arte è uguale all’abuso dello spirito. La creazione di queste due supremazie genera la stupidità, la durezza di cuore e una immensità di orgoglio e di egoismo. Mi ricordo di aver sentito dire da un artista mattacchione che aveva avuto una moneta falsa: la conservo per un povero. Il miserabile ricavava un piacere infernale a derubare il povero e a godere nello stesso tempo dei benefici di una reputazione di uomo caritatevole. Ho inteso dire da un altro: perché dunque i poveri non mettono i guanti per mendicare? Farebbero fortuna. E da un altro: non fate la carità a quello; è drappeggiato male, i suoi cenci non gli stanno bene […] Non è lontano il tempo in cui si comprenderà che qualsiasi letteratura che si rifiuti di procedere fraternamente tra la scienza e la filosofia è una letteratura omicida e suicida.
La vita è solitudine, nonostante tutti gli oppiacei, nonostante le maschere sorridenti che tutti indossiamo. E quando finalmente trovi qualcuno a cui credi di poter mostrare la tua anima, ti fermi spaventato dalle tue stesse parole... Parole così spente, così brutte, così vuote e deboli... Per essere rimaste tanto tempo nel tuo angusto e oscuro interno. Sì, esistono la gioia, la soddisfazione e il cameratismo... Ma la solitudine dell'anima nella sua sbalorditiva timidezza è opprimente e terrificante.
Sylvia PlathNon c'è fine.
Non c'è inizio.
C'è solo l'infinita passione per la vita.
Federico Fellinipellegrino (sostantivo maschile) ⋯ Viaggiatore che si prende sul serio. Si dissero Padri Pellegrini coloro che abbandonarono l'Europa nel 1620 non avendo ottenuto il permesso di cantare i salmi attraverso il naso, e si stabilirono nel Massachusetts dove poterono impersonare Dio secondo le esigenze della propria coscienza.
Ambrose Bierce Il dizionario del diavoloLe persone amanti della letteratura hanno parti della loro mente immuni all'indottrinamento. Se leggi, puoi imparare a pensare con la tua testa.
Doris Lessingmaledire (verbo transitivo) ⋯ Colpire piuttosto energicamente con violenza di tipo verbale. Tale operazione nella letteratura, e soprattutto nel teatro, risulta di solito fatale alla vittima. Con tutto ciò il pericolo di una maledizione non viene preso molto sul serio nel fissare l'ammontare dei premi di un'assicurazione sulla vita.
Ambrose Bierce Il dizionario del diavolo
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