L’uomo che crea un pensiero, ne ricava un’azione. Creando un’azione, ricava un costume o un’abitudine. Creando un costume, matura il carattere. Creando il carattere, perfeziona il destino. L’uomo modella il suo Karma con il suo pensiero e con le sue azioni. Egli lo può cambiare, perché ne è il padrone. Infatti, se indirizza il pensiero nel giusto punto e si applica con volontà, può diventare veramente padrone del proprio destino. Alcune persone ignoranti dicono: Il Karma fa tutto. Tutto è destino.
Se il Karma ha già stabilito che io sia in un modo piuttosto che in un altro, perché debbo sforzarmi? È il mio destino. Questo è solo fatalismo che arreca indolenza, pigrizia e infelicità. Da ciò si denota un certo malinteso sul giusto significato delle leggi del Karma. Un uomo intelligente non si farà mai una domanda del genere. Voi guidate il vostro destino dall’interno per mezzo dei pensieri e delle azioni. Ora il vostro libero arbitrio vi permette di scegliere. Lo Svatantrata è azione. Un mascalzone non rimane tale eternamente. Ponetelo in compagnia di un santo. Egli cambierà in men che non si dica. Da quel momento in poi, poco alla volta, penserà ed agirà in modo sempre più diverso e potrà così cambiare il suo destino. Acquisterà un carattere migliore. L’essere demoniaco Ratnakar si tramutò nel saggio Valmiki. Jagai a Madai subirono una trasmutazione: erano prima dei briganti incalliti. Potete diventare degli Yogi, forgiando il vostro destino e prendendo il Karma che più vi aggrada. Usate il potere del pensiero ed emettete pensieri giusti e nobili. Dovete solo pensare e poi agire. Pensando, desiderando ed agendo nel modo giusto, potrete divenire un saggio o un miliardario. Potrete anche raggiungere il livello di Idra o di Brahma, sempre tramite il giusto pensare ed agire, usando cioè un Karma come mezzo di liberazione. L’uomo non è un essere incapace. Egli è dotato di volontà e di libero arbitrio.
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