La lotta contro il dogmatismo nel movimento rivoluzionarioSe, nella lotta contro il soggettivismo e il settarismo, non liquideremo allo stesso tempo anche lo stile stereotipato di partito, il soggettivismo e il settarismo riusciranno a trovare in esso un rifugio. Se invece elimineremo anche lo stile stereotipato, avremo dato scacco matto al soggettivismo e al settarismo, perché questi due mostri appariranno nella loro vera luce e sarà allora facile eliminarli, come topi che attraversano la strada tra le grida di Ammazza! Ammazza!. Se chi scrive nello stile stereotipato di partito scrive solo per se stesso, la cosa non è grave. Ma se fa leggere quanto ha scritto a qualcun altro, il numero dei lettori raddoppia e il danno causato non è più così insignificante. Se poi questo scritto viene anche affisso o ciclostilato, pubblicato nei giornali o presentato sotto forma di libro, il fatto diventa serio perché in questo caso esso può influenzare molta gente. Ma chi scrive nello stile stereotipato di partito vuole sempre essere letto da molti. Ecco perché è assolutamente necessario denunciare questo stile e liquidarlo definitivamente […] Lo stile stereotipato esiste da tempo nel nostro partito e ha rappresentato a volte un problema di una certa gravità, particolarmente nel periodo della rivoluzione agraria.
[…] Le classi dominanti educavano gli studenti in base alla dottrina di Confucio, obbligavano il popolo a credere nel sistema confuciano come in un dogma religioso e tutti gli scrittori si servivano della lingua scritta classica. In una parola, gli scritti e l’insegnamento delle classi dominanti e dei loro seguaci avevano, sia nel contenuto sia nella forma, un carattere stereotipato e dogmatico. Questi erano lo stile stereotipato e il dogmatismo di vecchio tipo. […] A partire da allora tuttavia hanno fatto la loro apparizione lo stile stereotipato straniero e i dogmi stranieri e alcuni compagni nel nostro partito, contravvenendo al marxismo, li hanno sviluppati fino a giungere al soggettivismo, al settarismo, e allo stile stereotipato di partito. Abbiamo così lo stile stereotipato e il dogmatismo di nuovo tipo. Questi si sono talmente radicati nella mente di molti nostri compagni che oggi dobbiamo compiere ancora enormi sforzi per eliminarli. Appare evidente, dunque, che il movimento dinamico, progressista e rivoluzionario del 4 maggio, diretto contro lo stile stereotipato e il dogmatismo di vecchio tipo, è stato trasformato da certuni nel suo contrario, dando vita allo stile stereotipato e al dogmatismo di nuovo tipo. Questi ultimi non hanno nulla di dinamico, di progressista e di rivoluzionario, ma sono fissi, retrogradi e rappresentano un ostacolo per la rivoluzione. […] Il soggettivismo, il settarismo e lo stile stereotipato di partito sono tutti e tre antimarxisti; essi non rispondono alle esigenze del proletariato, ma a quelle delle classi sfruttatrici. […] Se il fanatismo dei rivoluzionari piccolo-borghesi non verrà contenuto e la loro visione unilaterale delle cose non verrà corretta, ciò potrà portare facilmente al soggettivismo e al settarismo, che si esprimono fra l’altro nello stile stereotipato straniero o nello stile stereotipato di partito. Eliminare questi fenomeni, spazzarne via tutte le tracce, non è cosa facile. Occorre farlo in maniera appropriata, ossia usando argomenti convincenti. Se i nostri argomenti verranno esposti con chiarezza e al momento opportuno, essi saranno efficaci. L’argomentazione consiste innanzitutto nello scuotere ben bene il malato gridandogli: Sei malato!, perché si spaventi e sudi freddo e poi nel convincerlo con le buone a seguire una cura.

Crediti
 Mao Tse Tung
 Contro lo stile stereotipato nel partito
 SchieleArt •   • 



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