Autodeterminazione dei popoli: chiave per la rivoluzione socialistaIl mezzo impiegato con maggiore ampiezza nella guerra attuale dalla borghesia per ingannare i popoli è quello di nascondere i fini di saccheggio dietro l’ideologia della liberazione nazionale. Gli inglesi promettono la libertad alla Belgio, i tedeschi alla Polonia, e così via. Ma in realtà, si tratta di una guerra tra gli oppressori della maggior parte delle nazioni del mondo per rafforzare ed estendere la loro oppressione.

I socialisti non possono raggiungere il loro nobile obiettivo senza combattere contro ogni oppressione nazionale. Per questo devono assolutamente richiedere che i partiti socialdemocratici dei paesi oppressori (soprattutto delle cosiddette grandi potenze) riconoscano e difendano il diritto delle nazioni deboli e oppresse all’autodeterminazione, e proprio nel senso politico di questa parola, cioè il diritto alla separazione politica. Il socialista di una grande potenza o di una nazione con colonie, che non difende questo diritto, è un social-imperialista, un patriota.

La difesa di questo diritto non solo non stimola la formazione di piccoli Stati, ma, al contrario, conduce alla costituzione, in modo più libero, più deciso e quindi più ampio e universale, di grandi Stati o federazioni di Stati che sono più vantaggiosi per le masse e più adatti allo sviluppo economico.

A loro volta, i socialisti delle nazioni oppresse devono assolutamente lottare per l’unità completa (inclusa l’unità organica) dei lavoratori delle nazioni oppresse e oppressori. L’idea di una separazione giuridica tra una e l’altra nazione (la cosiddetta autonomia culturale nazionale proposta da Bauer e Renner) è un’idea reazionaria.

L’imperialismo è l’epoca dell’oppressione crescente su tutte le nazioni del mondo intero da parte di un pugno di grandi potenze, motivo per cui la lotta per la rivoluzione socialista internazionale contro l’imperialismo è impossibile senza il riconoscimento del diritto delle nazioni all’autodeterminazione. Un popolo che opprime altri popoli non può essere libero (Marx e Engels). Un proletariato che accetti che una nazione eserciti la minima violenza su altre nazioni non può essere socialista.

Crediti
 Vladimir Il'ič Lenin
 Il socialismo e la guerra
 SchieleArt •   • 




Quotes casuali

L'opera di Stroheim appare come la negazione di tutti i valori cinematografici della sua epoca. Egli restituisce il cinema alla sua funzione primaria, lo riabitua a mostrare. Distrugge la retorica e il discorso, per fare trionfare l'evidenza; sulle ceneri dell'ellisse e del simbolo, crea un cinema dell'iperbole e della realtà; contro il mito sociologico del divo eroe astratto, ectoplasma di sogni collettivi, riaffermerà l'identificazione più singolare dell'attore, la mostruosità dell'individuale.André Bazin
Il cinema della crudeltà
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L'amore è come un'alga sulla superficie di uno stagno. Anche se la scosti nulla le impedirà di tornare a galla.Anonimo

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