Cercando l’origine infinitamente lontana Colombo, senza poterlo sapere, scoprì e aprì in realtà una nuova storia, esattamente come, proponendosi di circumnavigare la terra, la proiettò oltre il suo circolo in nuovi circoli e in nuove circolazioni, recando alla luce il suo antico destino di pianeta errante. E così Colombo, la nuova storia che si apriva, mostrava la verità e il compimento della verità di Alessandro, il braccio armato della filosofia, l’allievo di Aristotele che, con il suo cercare a Oriente il senso della Grecia, aveva dato inizio di fatto all’Occidente come storia universale […]. In un orizzonte planetario la materia delle cose si configura come esplosione già sempre accadente-accaduta. Nel fuoco di questa esplosione che ci coinvolge e che ci trascina ogni sostanza perde i suoi antichi supporti empirici e si traduce in virtualità del progetto; così come l’esser soggetto di tutti noi si traduce sempre di più in super-getto dal corpo infinitamente dilatato e distanziato. Trasformarsi quindi di ogni cosa in occasione del transito e dell’essere in cammino, Id., La materia delle cose.
La materia delle cose
Crediti
Quotes per Carlo Sini
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