Cristóbal Colón
Cercando l’origine infinitamente lontana Colombo, senza poterlo sapere, scoprì e aprì in realtà una nuova storia, esattamente come, proponendosi di circumnavigare la terra, la proiettò oltre il suo circolo in nuovi circoli e in nuove circolazioni, recando alla luce il suo antico destino di pianeta errante. E così Colombo, la nuova storia che si apriva, mostrava la verità e il compimento della verità di Alessandro, il braccio armato della filosofia, l’allievo di Aristotele che, con il suo cercare a Oriente il senso della Grecia, aveva dato inizio di fatto all’Occidente come storia universale […]. In un orizzonte planetario la materia delle cose si configura come esplosione già sempre accadente-accaduta. Nel fuoco di questa esplosione che ci coinvolge e che ci trascina ogni sostanza perde i suoi antichi supporti empirici e si traduce in virtualità del progetto; così come l’esser soggetto di tutti noi si traduce sempre di più in super-getto dal corpo infinitamente dilatato e distanziato. Trasformarsi quindi di ogni cosa in occasione del transito e dell’essere in cammino, Id., La materia delle cose.

Crediti
 Carlo Sini
 Filosofia e scienza dei materiali
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Quotes per Carlo Sini

Nella società di massa che ha invaso le democrazie trasformando la scelta democratica in un lavoro di semplici influenze, per cui l'importante non è che quello che si dice sia vero o falso ma convincere gli elettori, questa retorica sofistica che ha preso il posto della verità democratica induce una quantità sterminata di persone incolte, violente e superstiziose ad usare strumenti tecnologici potenzialmente utili per dire sciocchezze e perseguitare il prossimo, per il solo piacere di esistere nella loro miserabile volontà di potenza.

Le parole dell’oralità non si vedono. Ciò che si vede è la loro traduzione algoritmico-classificatoria. Lettere che non sono altro che il loro corpo esosomatico, la loro protesi e la loro traccia; quella traccia che è il tutto dell'imparare a leggere e a scrivere che imponiamo ai bambini: non a vedere parole, ma a scrivere lettere come traduzioni analitiche dei significati di ciò che si dice.

Il contatto profondo dell'individuo con la vita eterna sta appunto in ciò: che la presenza incancellabile e indeclinabile, non sta, non è, nel mentre l'individuo si assegna quelle coordinate in figura che sono i riferimenti spazio-temporali del suo transitare: quinte della scena del nulla, fatte di nulla, in fuga verso lo sfondo infinito.  Il sapere dei segni

Non è il tempo che fonda il ritmo. È il ritmo che fonda il tempo.

Continueremo ad accettare che lo psichiatra si formi esclusivamente in una facoltà di medicina, nella quale già la storia stessa della medicina è presente in modo molto marginale, ma nella quale la filosofia è assente del tutto? Dobbiamo continuare ad accontentarci che qualche psichiatra, animato da buona volontà, legga qualche libro di filosofia? Credete forse che la filosofia sia una chiacchierata vaga e generica alla quale basta avvicinarsi con un po' di curiosità?  Franco Basaglia e la filosofia del '900