Sì, l’uomo è un animale, e, come tale, sottomesso, lo sappiamo anche troppo, a tutte le esigenze, a tutte le necessità fisiologiche della vita animale; ma è anche un essere pensante, un essere dotato di coscienza e di ragione, capace di concepire e di volere il giusto, in tutti i campi, in tutta l’estensione del termine. Avere un ideale – un’idea astratta, un’idea sintetica di giustezza e di giustizia – ecco quel che costituisce la nobiltà e la superiorità umana. […]
Vivere solo per sé stessi è contro natura, una chimera irrealizzabile e malsana; l’indipendenza cinica è un’aberrazione. È tanto impossibile vivere solo per sé, quanto il vivere soltanto da sé; poiché mille legami visibili e invisibili ci riattaccano al di fuori, irradiano attorno a noi e vanno dall’ambiente a noi e da noi all’ambiente. Tutto si sorregge a vicenda in questo grande organismo che è l’universo; e la solidarietà è un fatto prima d’essere un principio.
La nobiltà umana e la solidarietà
Il testo di Paul Gille affronta il tema della nobiltà umana e della solidarietà come elementi fondamentali della vita umana. L’autore sottolinea come, sebbene l’uomo sia un animale sottomesso alle esigenze fisiologiche della vita, è anche un essere pensante, dotato di coscienza e ragione, capace di concepire e volere il giusto in tutti i campi. Avere un ideale di giustizia e giustezza rappresenta la nobiltà e la superiorità del genere umano. Inoltre, l’autore afferma che vivere solo per sé stessi è contro natura e che la solidarietà è un fatto prima d’essere un principio. Tutto si sorregge a vicenda in questo grande organismo che è l’universo, e la solidarietà è l’elemento fondamentale per la sopravvivenza e il benessere dell’umanità. In sintesi, il testo ci invita a riflettere sulla nostra relazione con il giusto e la giustizia come elementi fondamentali della nobiltà umana e sulla necessità di promuovere la solidarietà come fattore chiave per il benessere dell’umanità e dell’universo.
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