Landscape of houses in an old Moldavian town running along the river

Alla via del santo ci opponiamo in tutti i modi: la nostra meta è vivere, per la nostra breve stagione, una vita passabile e oziosa, che, se anche nel migliore dei casi può risultare men che mediocre, ci appare comunque infinitamente preferibile alla salvezza eterna. Ma la potenza misteriosa, che affonda le proprie radici nel segreto del mostro intimo e guida il destino del singolo, si prende premurosamente cura di noi facendo crescere sul nostro cammino spine su spine e arrecandoci ovunque, senza possibilità di scampo, il dolore salutare, la panacea delle nostre pene. E per questo che la vita è una tragedia nel grande come nel piccolo. L’eroe soffre fino a quando, purificato e trasfigurato, distoglie la sua volontà dal mondo. L’unico stato d’animo veramente adatto all’uomo di tutti i tempi è quello il cui basso fondamentale suona: me pesa de haber nacido (il delitto maggiore dell’uomo è essere nato). Solo in virtù di esso egli sarà sempre in sintonia con il mondo circostante e il destino: è il contrario del sapiens beatus stoico.

Crediti
 Arthur Schopenhauer
 SchieleArt • Sergio Anelli Landscape of houses in an old Moldavian town running along the river • 




Quotes per Arthur Schopenhauer

L'amore inganno della natura  Lo stimolo sessuale è da considerarsi come l'impulso interno dell'albero (della specie), sul quale la vita dell'individuo germina come una foglia che viene nutrita dall'albero e contribuisce a nutrirlo: perciò quello stimolo è così forte e sorge dal profondo della nostra natura. Castrare un individuo significa reciderlo dall'albero della specie, sul quale germoglia, e lasciarlo seccare separato: di qui la degradazione delle sue forze spirituali e fisiche.  Metafisica dell'amore sessuale

La musica deve agire per sé sola: le parole sono una cosa secondaria. La musica è molto più potente della parola. Musica e parola sono il matrimonio di un principe con una mendicante. La favola, nell'opera, è cosa secondaria, che in fondo esiste solo per dare qualche cosa anche alla ragione. Rossini ha spinto questo all'estremo e si è addirittura fatto beffe della parola.  Colloqui

La base di ogni volere è bisogno, mancanza, ossia dolore, a cui l'uomo è vincolato dall'origine, per natura. Venendogli invece a mancare oggetti del desiderio, quando questo è tolto via da un troppo facile appagamento, tremendo vuoto e noia l'opprimono: cioè la sua natura e il suo essere medesimo gli diventano intollerabile peso. La sua vita oscilla quindi come un pendolo, di qua e di là, tra il dolore e la noia, che sono in realtà i suoi veri elementi costitutivi.

Non bisogna aspettarsi molto dagli altri, e in generale, dall'esterno, in nessun senso. Ciò che qualcuno può significare per un altro ha limiti molto stretti: alla fine ognuno rimane solo; e allora l'unica cosa che conta è chi è rimasto solo. Così, qui vale ciò che Goethe esprime in generale, quando indica che in tutte le cose contiamo ultimamente solo su noi stessi.

Lo credo bene che si annoiano quando son soli: non sanno ridere da soli, anzi lo ritengono una cosa da matti. Forse che il riso è un segnale per gli altri? Un semplice segno, come la parola? Non saper ridere da soli denota sicurissimamente una fantasia debolissima.  Taccuino italiano