Prima di entrare nei dettagli sulle conclusioni e sull’esperimento delle scimmie, le banane e la scala, ripassiamo questa popolare storia che vede come protagonisti i primati. In essa si evidenziano le norme che gli individui seguono per inerzia o come sia possibile inciampare nello stesso errore più e più volte a causa dei convenzionalismi, cadendo in un comportamento gregario e credendo di far parte di un gruppo speciale che ha sempre ragione.
Le 5 scimmie protagoniste dell’esperimento si trovano dentro una gabbia e sono esemplari sani. Al centro della loro cella c’è una scala aperta con diversi gradini e sull’ultimo ripiano ci sono diverse banane.
Una dopo l’altra, le scimmie iniziano a salire sulla scala per prendere le banane, ma ogni volta che lo fanno, i ricercatori le spruzzano con acqua fredda. Di conseguenza, le altre scimmie urlano, picchiano e mostrano il loro disappunto contro la scimmia bagnata che non riesce a raggiungere le banane. La rimproverano, la mordono, strillano… e nessuna tenta più di prenderle dopo un po’.
La parte curiosa accade dopo, quando i ricercatori introducono nella gabbia una scimmia che non ha visto nulla di quanto è successo, per cui, senza abitudini, pressioni o comportamenti stabiliti nel gruppo, tenta di salire sulla scala per prendere le banane.
Le altre scimmie le si avventano contro per impedirglielo, temendo il getto di acqua fredda. E anche se a lei non cade nessuna acqua, smette di provare a causa della pressione del gruppo, perché giunge alla conclusione che non sia una buona idea o semplicemente perché vuole che smettano di tormentarla. Sia perché crede ciecamente nell’avvertimento degli altri, sia per pura paura delle ritorsioni, smette di agire.
Quando viene introdotto un nuovo esemplare inesperto nella gabbia, accade esattamente lo stesso, e il precedente partecipa con gli altri nel gridare e punire il nuovo per evitare che si comporti in quel modo. Poi vengono cambiati uno ad uno tutti gli altri, ma il comportamento è ormai acquisito e, anche se nessuno ha visto l’acqua cadere, rimproverano comunque chiunque tenti di raggiungere le banane.
La pressione del gruppo
Questa parabola è un chiaro esempio di come sia possibile manipolare le masse e l’individuo attraverso qualcosa di semplice come mantenere una norma o un convenzionalismo sociale, basato su un fatto iniziale che alla fine nessuno ricorda, e che quindi può essere sbagliato fin dalle sue fondamenta. Come saperlo se non ti danno una motivazione per fare o non fare qualcosa? Se non ti metti in discussione queste abitudini sociali, puoi finire per far parte di quel gruppo che fischia il diverso e accumulare nella tua mentalità una buona collezione di pregiudizi.
E con questa storia si mette in evidenza l’obbedienza alle norme del gruppo senza metterle in discussione, in modo che se ti discosti da esse, ricevi una punizione. Per questo bisogna essere individui con le idee molto chiare e una personalità e uno spirito critico molto sviluppato per essere in grado di non cadere in questa trappola perniciosa. Come spesso accade in questi casi, l’educazione fa la differenza.
Senza dubbio, le prime scimmie avevano un motivo per avvertire i loro compagni, ma le altre finiscono per aggredire la scimmia che osa tentare di fare ciò che loro non fanno, semplicemente perché non agisce come la maggioranza. Ma davvero tutti i convenzionalismi che seguiamo socialmente hanno una ragione d’essere nella società attuale?
Senza dubbio molti di essi no, ma ogni volta che uno di noi va contro questa consuetudine generale, anche se la nostra azione risulta più solidale, equa o semplicemente basata su una preferenza personale che non fa male a nessuno, sa che agirà contro l’opinione della maggioranza e riceverà pressione sociale, se non insulti.
Comunque sia, la morale dell’esperimento delle scimmie, le banane e la scala è confermata dalla nostra stessa realtà, basta guardarsi intorno per scoprire un’infinità di esempi.
E non è nemmeno necessario considerare casi gravi o estremi che possono venire in mente a chiunque di noi. Questo atteggiamento nei confronti delle abitudini e dei convenzionalismi sociali instaurati prima o poi riguarda tutti gli ambiti.
Esempi di ciò sono chi decide di non festeggiare il Natale come tutti gli altri, chi ha deciso di non vaccinarsi durante la pandemia, la donna che non vuole essere madre o i genitori che si rifiutano categoricamente di dare un cellulare al figlio di meno di 14 anni. Ognuna di queste persone si scontrerà con la disapprovazione e la pressione sociale di gran parte del suo ambiente e dovrà difendere la sua posizione contro quella del gregge. Ma, alla fine, dobbiamo ricordare che ciascuno di noi decide che tipo di scimmia vuole essere.
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