La semplicità del linguaggio
Tutti sono capaci di parlare in modo oscuro e noioso: la chiarezza e la semplicità invece sono scomode. Non solo perché richiedono più sforzo e più talento, ma perché quando si è costretti a essere chiari non si può barare.
Non puoi nasconderti dietro perifrasi ridondanti, dietro parole vuote, dietro circonvoluzioni verbali che servono soltanto a confondere l’ascoltatore, devi andare dritto al punto. Parlare in modo complicato invece, utilizzare parole difficili sta a segnalare che si fa parte dei privilegiati, si viene invitati ai convegni, si viene coperti di onori. Ma bisogna chiedersi se tutti quei discorsi hanno un contenuto, se non si riesce a dire la stessa cosa con parole semplici. E quasi sempre ci si riesce.
La divulgazione deve fare i conti con questi due problemi, che richiedono competenza e immaginazione: cioè da un lato comprendere nel modo giusto le cose: dall’altro essere non solo chiari ma anche non-noiosi, anzi, non aver paura di esser divertenti. Ho sempre diffidato istintivamente dei parolai. Amo la semplicità e la chiarezza per un motivo: la conoscenza è una ricchezza, e la ricchezza va condivisa.

Crediti
 Piero Angela
 SchieleArt •   • 




Quotes per Piero Angela

La buona educazione consiste non soltanto nel comportarsi bene, ma anche nel fare in modo che gli altri si comportino bene. Rispettare le regole, ma farle anche rispettare. Si sa che questo secondo aspetto è poco popolare da noi (Ma di cosa ti impicci?, Lascia perdere, Vivi e lascia vivere ecc.). Questo modo di agire, o meglio di non reagire, ha creato in un certo senso un'assuefazione ai piccoli (ma poi anche ai grandi) abusi.

La creatività è soprattutto la capacità di porsi continuamente delle domande.

L'insegnante è la persona alla quale un genitore affida la cosa più preziosa che possiede suo figlio: il cervello. Glielo affida perché lo trasformi in un oggetto pensante. Ma l'insegnante è anche la persona alla quale lo Stato affida la sua cosa più preziosa: la collettività dei cervelli, perché diventino il paese di domani.

Per fare pulizia nel cielo ci vogliono energie pulite, per fare energie pulite ci vuole tempo, per fare in fretta ci vogliono molti investimenti, per fare molti investimenti ci vogliono decisioni politiche, per prendere decisioni politiche ci vuole un'opinione pubblica favorevole, perché l'opinione pubblica sia favorevole ci vogliono forti motivazioni e perché ci sia una forte motivazione ci vuole molta informazione.

L'Homo sapiens è qui da centomila anni, o forse più. Come sarà il mondo fra centomila anni? Come saranno le città, la natura, il lavoro, l'amore, l'arte? Come sarà la specie umana (se ci sarà ancora)? Penso che non mi piacerebbe vivere in quel mondo. Mi dà l'idea di un mondo freddo, dove non ci sarà più niente da scoprire, forse neanche la diversità degli altri. Magari non sarà così, ma decisamente penso di essere stato fortunato a vivere in questo secolo, pieno di problemi, sì, ma anche di bellezza, di umanità e di cose straordinarie.  Il mio lungo viaggio