La società chiamata buona
La cosiddetta buona società ci obbliga a mostrare una pazienza sconfinata verso la stoltezza, la follia, la stravaganza e l’ottusità; i meriti personali per contro debbono chiedere perdono, oppure nascondersi, dal momento che la superiorità intellettuale ferisce per il semplice fatto di esistere, senza che la volontà vi aggiunga nulla. La società chiamata buona ci obbliga, per armonizzarci con gli altri, a impicciolire o addirittura a deformare noi stessi. In tale società noi dobbiamo quindi rinnegare dolorosamente noi stessi e abbandonare i tre quarti di noi, per renderci simili agli altri.

Crediti
 Arthur Schopenhauer
 Pinterest • Jaya Suberg  • 



Tags correlati

  • Tutto accade a caso
    Tutto accade a caso

    Abbi fiducia nella vita e non nelle ideologie; non ascoltare i missionari di quest'illusione o quell'altra.

  • La maschera cade, lei sorride
    La maschera cade, lei sorride

    Non sono affatto triste. Me ne sono meravigliata spesso, ma avevo torto: perché dovrei essere triste? In altri tempi sono stata capace di bellissime passioni. Ho odiato appassionatamente mia madre. E d'altra parte, a te" dice in tono di sfida "t'ho appassionatamente amato

  • Jaya Suberg
    Descrivere quello che veramente vede

    Quanto può insegnare l'intimità… essere qui e pure lì, non sapere più dove siamo ma che di certo siamo…insieme… passando attraverso due momenti di vita vissuta e raccontata. “In questa evidente prospettiva rovesciata: la pazienza la cura l'esercizio dello svelamento e del rischiaramento, la didattica; a Parigi, il coup de théatre, l'intellettualità che si compiace e…

  • Mondo ben ordinato
    L'ideale di un mondo ben ordinato

    Volevo che le città fossero splendide, piene di luce, irrigate d'acque limpide, popolate da esseri umani il cui corpo non fosse deturpato né dal marchio della miseria o della schiavitù, né dal turgore d'una ricchezza volgare; che gli alunni recitassero con voce ben intonata lezioni non fatue; che le donne al focolare avessero nei loro…

  • A costo di sanguinare ogni parola
    A costo di sanguinare ogni parola

    – Eterno ritorno della negazione: ricominciare l'uomo; ripartire dal già detto per tentare l'Altro; rifare l'opera, incessantemente, al fine di dare un senso al respiro della materia. Se vuoi usare le parole per poter costruire una qualche bellezza, usale sempre come se fosse l'ultima volta che fai l'amore. La poesia, in fondo al vicolo cieco,…