La speranza per l'umanità: un'analisi della dimensione moraleCi è lecito oggi sperare che non tutto sia perduto per la nostra umanità? Con umanità non intendo il genere umano come specie biologica, la quale è fin troppo prolifica, ma il fenomeno morale che è in gioco nel nostro esserci. Spesso ripenso al lavoro cosmico che è stato necessario per dare origine a noi esseri umani con la nostra statura eretta, l’infinita complessità del nostro cervello capace di intelligenza analitica e di ragione sintetica, il nostro cuore con l’intera gamma dei sentimenti e soprattutto la nostra coscienza in grado di distinguere il bene dal male e di giungere a scegliere il bene, e mi dico quanto dovremmo essere colmi di meraviglia e grati per ciò che siamo alla luce delle condizioni iniziali del cosmo, descritte da alcuni scienziati in termini di «zuppa di quark».

Da una zuppa di quark a un essere umano; o meglio, a un essere capace di diventare e rimanere umano: non è un passaggio così ovvio, neppure alla luce dei miliardi di anni trascorsi, e sottolineo umano per indicare la dimensione morale, cioè l’esistenza della libertà e la sua possibilità di maturare come consapevolezza, creatività e responsabilità.

Crediti
 Vito Mancuso
 Destinazione speranza
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Quotes per Vito Mancuso

La pretesa di risolvere il discorso sulla vita e il suo senso in chiave scientista, e quindi di dichiarare chiuso il discorso su Dio e sul mondo spirituale perché non materialmente sperimentabili, appare come un'opzione a sua volta dettata dalla fede, da una particolare fede filosofica improntata al materialismo e al riduzionismo.

La vita contiene struggle (lotta), contiene bellum (guerra), che sono momenti spesso necessari alla sua manifestazione, ma nella sua essenza essa è un'altra cosa: è armonia, relazione, cooperazione, sistema; e quindi cura, il cui vertice è la relazione delle madri dei viventi con i loro piccoli. È nel rapporto madre-figlio che a mio avviso va colta l'intima essenza della vita: tutto il resto è contorno, senza dubbio presente, forse necessario, ma contorno.  Questa vita

Dobbiamo lavorare per diventare semplici. Non è semplice essere semplici. È quello che a suo modo sosteneva Gesù: «Se non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli». Non si tratta di rimanere bambini, ma di diventarlo. Questo significa che il problema del senso della vita non è teorico, è pratico: consiste nel lavorare su di sé per diventare semplici e risultare veri, e così darci una mano gli uni con gli altri. Talora persino darci la mano, e camminare insieme.  A proposito del senso della vita

Autenticità significa trovare la propria voce nel caos dell'esistenza.  La vita autentica

La sofferenza è un maestro che ci conduce verso la vita autentica e il nostro vero essere.  La vita autentica


Riferimenti