La storia è inutile
Quando la divinità si manifesta in un tempo e in una figura determinata, il tempo — e anche lo spazio — è già in sé tolto, e non si può quindi aspettar altro che la effettiva fine del mondo. Non è più possibile pensare alla storia; essa è inutile, priva di senso; tra incarnazione e storia c’è una assoluta incompatibilità; quando la divinità entra di persona nella storia la storia cessa.
Quel manifestarsi della divinità che per altre successive epoche è soltanto un racconto, una narrazione, è così soltanto un oggetto della rappresentazione, del ricordo, ha perduto il segno distintivo del divino, è passata dalla dignità di un evento mirabile e straordinario nella fila, se è lecita l’immagine, delle altre, domestiche manifestazioni della storia — […] Se un fenomeno storico fosse il manifestarsi della divinità, l’incarnazione di essa, allora questa figura dovrebbe — e solo questo effetto sarebbe una prova — rendere invisibili tutte le luci della storia, e in particolare anche i luminari della chiesa, come il sole rende invisibili le stelle e il giorno i lumi da notte; essa dovrebbe illuminare con il suo esaltante splendore celeste tutta la terra, ed essere una manifestazione assoluta, onnipresente e immediata per tutti gli uomini di tutti i tempi.

Crediti
 Ludwig Feuerbach
 La filosofia dell'avvenire
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Quotes per Ludwig Feuerbach

L'amore si distingue da tutte le altre sensazioni nel fatto che è tutte le sensazioni, non una sensazione particolare; è la sensazione assoluta, infinita, universale per eccellenza; è tutti i dolori e tutte le gioie, tutti i piaceri e tutti i tormenti, simultaneamente ed in una volta sola; [...] in quanto Uno indiviso [...]
Come ha sentito tutto colui che ha sentito l'amore, così conosce tutto colui che ha conosciuto l'amore; conoscilo, ed hai conosciuto Dio e tutto.  Pensieri sulla morte e sull'immortalità

E senza dubbio il nostro tempo [...] preferisce l'immagine alla cosa, la copia all'originale, la rappresentazione alla realtà, l'apparenza all'essere. […] Ciò che per esso è sacro non è che l'illusione, ma ciò che è profano è la verità. O meglio, il sacro si ingrandisce ai suoi occhi nella misura in cui al decrescere della verità corrisponde il crescere dell'illusione, in modo tale che il colmo dell'illusione è anche il colmo del sacro.  L'essenza del Cristianesimo

Dio non è altro che la proiezione dell'uomo nel cielo.  L'essenza del cristianesimo

Il concetto di specie scomparve col cristianesimo, e con esso il significato della vita di specie. È – questa – una nuova conferma di ciò che abbiamo asserito osservando che il cristianesimo non ha in sé il principio della cultura.

Siamo situati all'interno della natura; e dovrebbe essere posto fuori di essa il nostro inizio, la nostra origine? Viviamo nella natura, con la natura, della natura e dovremmo tuttavia non essere derivati da essa? Quanta contraddizione!  Essenza della religione