La trappola dell'illusioneLa condizione della trappola, come ho detto, è una consapevolezza antica. Forse nasce con la consapevolezza stessa, nel senso che abbiamo iniziato a pensare autenticamente quando siamo diventati consapevoli degli ostacoli che rendono problematica la nostra libertà. Una delle più lucide descrizioni della trappola è opera di Platone con il mito della caverna, da cui si apprende che la nascita della consapevolezza coincide con la presa di coscienza di trovarsi prigionieri in una caverna e del fatto che tutti sono in questa caverna, incatenati, e scambiano le ombre per la realtà, mentre non hanno la minima idea della vera realtà della vita, dei suoi valori, delle sue gerarchie, delle poche cose che davvero contano.

Crediti
 Vito Mancuso
 Non ti manchi mai la gioia
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Quotes per Vito Mancuso

La società sta andando verso un declino, per non dire dirupo, ed è chiaro che la filosofia può aiutarci interiormente. Certo, in questo momento storico non è che con la filosofia, l'etica, la spiritualità, si riesca a cambiare il mondo esterno. È evidente che questo processo nel quale siamo inseriti non è facilmente trasformabile e chissà per quanto tempo dovremmo ancora sopportare questa situazione sempre più problematica. Però, la filosofia, l'etica, la spiritualità e la coltivazione della propria interiorità ci possono aiutare a non diventare noi stessi vittime di questa situazione.

Dobbiamo lavorare per diventare semplici. Non è semplice essere semplici. È quello che a suo modo sosteneva Gesù: «Se non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli». Non si tratta di rimanere bambini, ma di diventarlo. Questo significa che il problema del senso della vita non è teorico, è pratico: consiste nel lavorare su di sé per diventare semplici e risultare veri, e così darci una mano gli uni con gli altri. Talora persino darci la mano, e camminare insieme.  A proposito del senso della vita

Autenticità significa trovare la propria voce nel caos dell'esistenza.  La vita autentica

Il pensiero è ciò che imprigiona ma insieme anche ciò che libera. La radice della trappola e della liberazione è la medesima: è la mente, e la sua produzione continua che si chiama pensiero. Insegna il Dhammapada, il più venerato tra i libri sacri buddhisti: «Tutto ciò che siamo è generato dalla mente. È la mente che traccia la strada», e infatti il buddhismo si propone come guarigione della mente. Lo stesso vale per la filosofia antica, il cui senso complessivo è riassunto così da Pierre Hadot: «La filosofia antica è direzione spirituale».  Non ti manchi mai la gioia

Non si è in trappola quando si hanno delle difficoltà o dei problemi, perché questa è la condizione pressoché normale del vivere, che non è quasi mai una vacanza; si è in trappola, piuttosto, quando la situazione in cui ci si trova è del tutto insostenibile e al contempo però qualunque ipotizzabile rimedio lo è altrettanto, forse anche di più. La trappola è tale perché non possiamo fare a meno di ciò che ci intrappola.  Non ti scordar di me