La condizione della trappola, come ho detto, è una consapevolezza antica. Forse nasce con la consapevolezza stessa, nel senso che abbiamo iniziato a pensare autenticamente quando siamo diventati consapevoli degli ostacoli che rendono problematica la nostra libertà. Una delle più lucide descrizioni della trappola è opera di Platone con il mito della caverna, da cui si apprende che la nascita della consapevolezza coincide con la presa di coscienza di trovarsi prigionieri in una caverna e del fatto che tutti sono in questa caverna, incatenati, e scambiano le ombre per la realtà, mentre non hanno la minima idea della vera realtà della vita, dei suoi valori, delle sue gerarchie, delle poche cose che davvero contano.
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