Il fatto è che la coscienza è naturalmente il luogo di un’illusione. La sua natura è tale che essa raccoglie degli effetti, ignorando le cause… Poiché non raccoglie che degli effetti, la coscienza va colmando la propria ignoranza rovesciando l’ordine delle cose, prendendo gli effetti per cause (illusione delle cause finali)… Essa prenderà sé stessa per causa primaria e invocherà il suo potere sui corpi (illusione del libero arbitrio). E quando la coscienza non può più immaginarsi causa primaria, né organizzatrice dei fini, essa invoca un Dio dotato di intelletto e volontà, operante secondo cause finali o decreti liberi (illusione teologica). Non è sufficiente dire che la coscienza si fa delle illusioni: essa è inseparabile dalla triplice illusione che la costituisce, illusione della finalità, illusione della libertà, illusione teologica. La coscienza è soltanto un sogno ad occhi aperti.
La triplice illusione della coscienza
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