Sfigurare i volti e strappare ai soggetti dipinti i propri connotati significa per l’artista indagare gli odierni meccanismi di interazione e interrelazione tra gli individui. Impegnati zelantemente nella cura delle molteplici differenti versioni pubbliche di sé da condividere con prontezza tanto nella vita reale quanto nella dimensione virtuale dei social media, l’uomo lentamente costruisce ciò che paradossalmente giunge a negare. La propria identità viene perciò trasmessa attraverso un filtro – ossia la maschera di se stesso – una protezione che lo rapporta all’altro, così facendo annullandolo.
La vanità freddamente gioisce
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