La vera arte è sempre un mistero di salvezza

L’immagine è diabolica quando non è consacrata da una iconoclastia – l’iconoclastia, l’espiazione e la tomba da cui la immagine rinasce – in questo senso il cinema è diabolico, è la immagine senza valore artistico, perché senza iconoclastia né mediazione, né mistica morte, né resurrezione. Che può insegnarci, quale salvezza ci insegna un’arte, una immagine senza intima iconoclastia, senza intima negazione di sé, senza l’immagine della tragedia che è perciò stesso vittoria sulla tragedia? La vera arte è sempre un mistero di salvezza, anche quando è l’immagine di un mistero di perdizione; l’immagine senza iconoclastia è un mistero profano così profanato.

Crediti
 Andrea Emo
 Il dio negativo
 SchieleArt •   • 




Quotes per Andrea Emo

Le persone che non hanno nulla da dire non si decidono mai a tacere; quelli che annunciano messaggi gravi, solenni e meravigliosi, sono gli angeli del silenzio; essi parlano con la loro sola presenza.

I poeti riconducono le parole al loro valore primitivo; le sottraggono ai banali riferimenti, sottraggono loro ogni fondamento. Gli assurdi fondamenti con cui tentiamo di giustificarle. Anche la parola, come l'immagine, trascendenza e insieme diversità, non può essere riferimento che al nulla, non può essere che la gloriosa coscienza del nulla.  Quaderni di metafisica

La presunzione dello sciocco è la punizione che egli infligge a sé stesso; perché senza questa presunzione, potrebbe essere consapevole della propria sciocchezza e perciò divenire nell'atto stesso, intelligente.

Le immagini che il nostro spirito (soggettività ecc.) crea sono le mutevoli scene e il teatro in cui, tragici protagonisti, recitiamo il nostro dramma. Ma queste scene, questo teatro, ci sono essenziali? Essi si scambiano continuamente con il protagonista — che è la loro essenza. Esse partecipano al suo dramma. Nell'immagine è un'ambiguità diabolica e celeste. Essa è infinitamente assoluta e infinitamente relativa.  In principio era l'immagine

Dio è l'infinito negarsi. La dimensione interiore del negarsi è infinita, è l'infinito. E il negarsi è l'individualità dell'infinito.