Il dramma è dover vivere in qualche posto, comprendendo che non esiste un luogo che non lo sia, per la ragione iniziale del mio scritto, girando poi, con quelle che sono le parole di Saramago. Ecco quindi, questa vita che si vuole divisa in due, vita e non vita, reale e virtuale, scorrere indipendentemente da noi e da quello che è il nostro dire… per modo di dire, perché poi, è anche nel nostro dire nel mentre lo diciamo e, di conseguenza in ogni luogo in cui ci portiamo o la stessa vita ci porta; qui l’illusione è di casa, ma anche l’illusione, nello scorrere all’interno del nostro cervello e influenzandoci, è vita.
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