L'amante invisibile

Amore e Psiche
Quando le delizie cessarono, l’ora tarda invitò al sonno Psiche. Ma nel cuor della notte un rumore leggero le giunse all’orecchio, Ella era sola col suo pudore di vergine e trasalì, cominciò a tremare di paura, a temere l’ignoto che la circondava più che un pericolo reale. Ma era il suo sposo invisibile che veniva a lei che entrava nel suo letto e la possedeva, e che prima dell’alba s’era già dileguato. [..] Quella notte stessa lo sposo disse alla sua Psiche; – infatti, benché invisibile lei poteva udirlo è toccarlo come un marito in carne e ossa – psiche, mia dolcissima e amata sposa, il destino crudele ti minaccia di un terribile pericolo, per cui ti prego dì essere molto prudente. Le tue sorelle, angosciate dalla notizia della tua morte si sono messe sulle tue tracce e presto verranno a questa rupe; se tu sentissi i loro lamenti, per carità non rispondere, non farti vedere, perché a me daresti un grande dolore ma per te sarebbe addirittura la fine. [..]
Psiche vede Amore
Allora a Psiche vennero meno le forze e l’animo; ma a sostenerla, a ridarle vigore fu il suo stesso implacabile destino: andò a prendere la lucerna, afferrò il rasoio e sentì che il coraggio aveva trasformato la sua natura di donna. “Ma non appena il lume rischiarò l’intimità del letto nuziale, agli occhi di lei apparve la più dolce e la più mite di tutte le fiere, Cupido in carne e ossa, il bellissimo iddio, che soavemente dormiva e dinanzi al quale la stessa luce della lampada brillò più viva e la lama del sacrilego rasoio dette un barbaglio di luce. A quella visione Psiche, impaurita, fuori di sé sbiancata in viso e tremante, sentì le ginocchia piegarsi e fece per nascondere la lama nel proprio petto, e l’avrebbe certamente fatto se l’arma stessa, quasi inorridendo di un così grave misfatto, sfuggendo a quelle mani temerarie, non fosse andata a cadere lontano. [..] Fu così che l’innocente Psiche, senza accorgersene, s’innamorò di Amore.
Scomparsa di Amore
Ma mentre l’anima sua innamorata s’abbandonava a quel piacere la lucerna maligna e invidiosa, quasi volesse toccare e baciare anch’essa quel corpo così bello, lasciò cadere dall’orlo del lucignolo sulla spalla destra del dio una goccia d’olio ardente. Ohimè audace e temeraria lucerna indegna intermediaria d’amore, proprio il dio d’ogni fuoco tu osasti bruciare quando fu certo un amante ad inventarti per godersi più a lungo, anche di notte il suo desiderio. Balzò su il dio sentendosi scottare e vedendo oltraggiata e tradita la sua fiducia, senza dire parola, d’un volo si sottrasse ai baci e alle carezze dell’infelicissima sposa.

Crediti
 Lucio Apulèio Madaurense
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Quotes per Lucio Apuleio Madaurense

Il pudore è come un vestito: quanto più è consumato tanto minor cura se ne ha.

Come se l'amore forte si esprimesse soltanto attraverso la debolezza. Ed è per questo motivo che ci consola di una storia d'amore solo la parte più dolorosa, e ci disinteressiamo del lieto fine.

Per vivere, proprio come per nuotare, va meglio chi è più privo di pesi, ché anche nella tempesta della vita umana le cose leggiere servono a sostenere, quelle pesanti a far affondare.