L'amore è come la grazia di Dio
Cara Pierina, ho finito per darti questo dispiacere, o questa seccatura, ma credi non potevo far altro. Il motivo immediato è il disagio di questa rincorsa dove, non ballando e non guidando, resto sempre perdente, ma c’è una ragione più vera. Io sono, come si dice, alla fine della candela. Pierina, vorrei essere tuo fratello – prima di tutto perché così ci sarebbe tra noi un legame non futile, e poi perché tu mi potessi ascoltare e credere con fiducia. Se mi sono innamorato di te non è soltanto perché, come si dice, ti desiderassi, ma perché tu sei della mia stessa levatura, e ti muovi e parli come, da uomo, farei io se, invece d’imparare a scrivere, avessi avuto il tempo d’imparare a stare al mondo. Del resto, c’è la stessa eleganza e sicurezza in quello ch’io ho scritto e nelle tue e nelle tue giornate. So quindi a chi parlo. Ma tu, per quanto inaridita e quasi cinica, non sei alla fine della candela come me. Tu sei giovane, incredibilmente giovane, sei quello che ero io a vent’otto anni quando, risoluto di uccidermi per non so che delusione, non lo feci – ero curioso dell’indomani, curioso di me stesso – la vita mi era parsa orribile ma trovavo ancora interessante me stesso. Ora è l’inverso : so che la vita è stupenda ma che io ne sono tagliato fuori, per merito tutto mio, e che questa è una futile tragedia, come avere il diabete o il cancro dei fumatori. Posso dirti, amore, che non mi sono mai svegliato con una donna mia al fianco, che chi ho amato non mi ha mai preso sul serio, e che ignoro lo sguardo di riconoscenza che una donna rivolge a un uomo? E ricordarti che, per via del lavoro che ho fatto, ho avuto i nervi sempre tesi e la fantasia pronta e decisa, e il gusto delle confidenze altrui? E che sono al mondo da quarantadue anni? Non si può bruciare la candela dalle due parti – nel mio caso l’ho bruciata tutta da una parte sola e la cenere sono i libri che ho scritto. Tutto questo te lo dico non per impietosirti – so che cosa vale la pietà, in questi casi – ma per chiarezza, perché tu non creda che quando avevo il broncio lo facessi per sport o per rendermi interessante. Sono ormai aldilà della politica. L’amore è come la grazia di Dio – l’astuzia non serve. Quanto a me, ti voglio bene, Pierina, ti voglio un falò di bene. Chiamiamolo l’ultimo guizzo della candela. Non so se ci vedremo ancora. Io lo vorrei – in fondo non voglio che questo – ma mi chiedo sovente che cosa ti consiglierei se fossi tuo fratello. Purtroppo non lo sono. Amore.

Crediti
 Cesare Pavese
 Pinterest •   • 




Quotes per Cesare Pavese

Ogni cosa, accadendo, si faceva ricordo, perché accadeva dentro di me prima che fuori.

I veri acciacchi dell'età sono i rimorsi.

A dischiudermi la vita sono stati in gran parte i libri. Non le grammatiche o i vocabolari ma tutte le opere in cui vive qualche sentimento. Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma. Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra – che già viviamo – e facendola vibrare ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi.

Non è che accadano a ciascuno cose secondo un destino, ma le cose accadute ciascuno le interpreta, se ne ha la forza, disponendole secondo un senso, vale a dire, un destino.

Fra gli errori ci sono quelli che puzzano di fogna, e quelli che odorano di bucato.