L'amore oltre le paroleNon l’aveva mai sfiorata se non con qualche timido bacio sulle guance, poiché sapeva, ne era certo, che lei avrebbe sentito, attraverso quel fugace contatto, che l’amava perdutamente.
Ma era infinitamente sublime quell’intesa mentale che aveva stabilito senza dirle nulla, come un patto indelebile, vergato nel bronzo come le leggi di un tempo antico. Quel coinvolgimento andava al di là di qualunque unione del corpo: era più intimo e più forte perché si trattava di un regalo il cui dono era l’inviolabilità dell’anima, i segreti e le viltà di un destino triturato dalla vita. Avrebbe lottato con la propria timidezza per non dirle di quel trasporto mentale che lo attraversa ogni volta che lei, con dolcezza violenta, passeggiava nei suoi pensieri. Era un incanto spezzato. Era un velo dissolto che dava la misura del tempo passato, portato lontano dai torrenti della vita. Era il suggello di un addio.

Crediti
 Marguerite Yourcenar
 Il Tempo - grande scultore
  Traduzione di Giuseppe Guglielmi
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Quotes per Marguerite Yourcenar

La città appartiene ai fantasmi, agli assassini, ai sonnambuli. Dove sei tu, in che letto, in che sogno? Se ti incontrassi, tu andresti oltre senza vedermi, perché noi non siamo visti dai nostri sogni. Non ho fame: questa notte non riesco a digerire la mia vita. Sono stanca: ho camminato tutta la notte cercando di buttare via il tuo ricordo. Seduta su una panchina, abbrutita mio malgrado dall'avvicinarsi del mattino, smetto di ricordare che sto tentando di dimenticarti.  Fuochi

Ho cercato la libertà, più che la potenza, e questa solo perché, in parte, assecondava la prima.

Ogni uomo, nel corso della sua breve esistenza, deve scegliere eternamente tra la speranza insonne e la saggia rinuncia a ogni speranza, tra i piaceri dell’anarchia e quelli dell’ordine, tra il Titano e l’Olimpico. Scegliere tra essi, o riuscire a comporre, tra essi, l’armonia.  Memorie di Adriano

Più invecchio anch'io, più mi accorgo che l'infanzia e la vecchiaia non solo si ricongiungono, ma sono i due stati più profondi che ci è dato vivere. In essi si rivela la vera essenza di un individuo, prima o dopo gli sforzi, le aspirazioni, le ambizioni della vita.
Gli occhi del fanciullo e quelli del vecchio guardano con il tranquillo candore di chi non è ancora entrato nel ballo mascherato oppure ne è già uscito.
E tutto l'intervallo sembra un vano tumulto, un'agitazione a vuoto, un inutile caos per il quale ci si chiede perché si è dovuto passare.

Quando due testi, due affermazioni, due idee si contrappongono, divertirsi a conciliarle anziché annullarle una attraverso l'altra; ravvisare in esse due aspetti, due stadi successivi dello stesso fatto, una realtà convincente appunto perché complessa, umana perché multipla.