La poesia d’amore di Browning è la più squisita poesia d’amore del mondo, perché non parla di estasi e ideali e dei cancelli del paradiso, ma di vetri di finestre e di guanti e di muri di giardino. Non si occupa granché delle astrazioni; è la più vera in tutta la poesia d’amore, perché non parla molto d’amore. Essa risveglia in ogni uomo i ricordi di quell’istante immortale in cui cose morte e ordinarie hanno avuto un significato che nessun vocabolario ha il potere di esprimere e un valore che nessun milionario ha il potere di calcolare. Egli esprime il tempo celestiale in cui un uomo non pensa al paradiso ma ad un parasole. E di conseguenza egli è innanzitutto il più grande dei poeti d’amore e, in secondo luogo, l’unico filosofo ottimista a parte Whitman.
L’amore semplice: vetri di finestre e guanti
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