Nel suo attacco contro il metodo, Feyerabend si schiera contro la filosofia della scienza che, pur non avendo al suo attivo una sola scoperta importante, beneficia del boom della scienza e della posizione di potere da essa acquisita, pretendendo addirittura di imporle i canoni e le norme cui uniformarsi: Per progredire, la scienza ha bisogno della liberta più assoluta; in questo senso e un’impresa essenzialmente anarchica, non riconoscendo alcun vincolo alla sua attività, né alcuna autorità al di sopra di se, neppure la ragione. Le regole che i filosofi della scienza sono venuti astraendo dalla sua attività hanno creato entità fittizie che non hanno più nulla in comune con il concreto procedere della ricerca. Lo studio della storia della scienza dimostra che l’applicazione delle norme inventate dagli epistemologi avrebbe inibito e reso impossibile lo sviluppo scientifico: l’esempio di Galileo e della sua lotta a favore del copernicanesimo dimostra che in tale fase cruciale della storia della scienza hanno avuto un’importanza determinante qualità non certo genuinamente scientifiche, come la fantasia, l’astuzia, la retorica e la propaganda, e che la scienza non avrebbe potuto progredire se in varie circostanze la ragione non fosse stata ridotta al silenzio. In polemica con Popper e Lakatos, per Feyerabend il progresso intellettuale richiede che inventività e creatività non vengano inibite ma possano svilupparsi e manifestarsi senza freni.
Contro il metodo di Paul Feyerabend: Questo libro è il principale riferimento del testo fornito, in cui Feyerabend argomenta che non esiste un unico metodo scientifico valido per tutte le situazioni e che la libertà di ricerca è essenziale per il progresso scientifico.
La struttura delle rivoluzioni scientifiche di Thomas Kuhn: Anche Kuhn critica la visione tradizionale della scienza, sostenendo che i paradigmi scientifici cambiano attraverso rivoluzioni piuttosto che un’evoluzione lineare. Il testo di Feyerabend si collega alla visione di Kuhn sulla necessità di apertura e cambiamento in scienza.
Congetture e confutazioni di Karl Popper: Popper è uno dei filosofi della scienza criticati da Feyerabend. Sebbene Popper promuova l’idea della falsificabilità come criterio di scientificità, Feyerabend sostiene che tali regole rigide inibiscono la creatività necessaria per il progresso scientifico.
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