Egon Schiele ⋯ Two girls embracing
La natura gioca un ruolo fondamentale nell’opera di Jack Kerouac, fungendo non solo da sfondo per le avventure dei suoi personaggi, ma anche come una forza vitale e una fonte di ispirazione spirituale. La rappresentazione della natura in Kerouac è multifaceted, riflettendo la sua visione del mondo influenzata dal buddismo, dal romanticismo americano e dalla sua personale ricerca di significato e autenticità.

Per Kerouac, la natura rappresenta spesso uno spazio di libertà e scoperta, in netto contrasto con le limitazioni e le convenzioni della società urbana. I vasti paesaggi americani – dalle montagne del West alle pianure del Midwest, dalle foreste del Nord alle coste – sono descritti con un senso di meraviglia e reverenza. Questi spazi naturali diventano il palcoscenico per le epifanie dei suoi personaggi, luoghi dove possono sfuggire alle pressioni della società e connettersi con qualcosa di più grande di loro stessi.

La rappresentazione della natura in Kerouac è fortemente influenzata dalla tradizione del trascendentalismo americano, in particolare dall’opera di Henry David Thoreau e Ralph Waldo Emerson. Come questi predecessori, Kerouac vede nella natura una fonte di verità spirituale e di rinnovamento personale. I suoi personaggi spesso cercano illuminazione e auto-comprensione attraverso l’immersione nella wilderness, riecheggiando l’idea trascendentalista della natura come manifestazione del divino.

Tuttavia, la visione della natura di Kerouac è anche profondamente influenzata dal suo interesse per il buddismo zen. Questo si riflette nella sua attenzione ai dettagli minuti del mondo naturale e nella sua capacità di trovare bellezza e significato nei fenomeni più ordinari. Le descrizioni di Kerouac della natura sono spesso caratterizzate da una qualità meditativa, con lunghe passaggi che si concentrano sull’osservazione attenta di un singolo albero, un ruscello o un tramonto.

La natura in Kerouac non è solo un luogo di bellezza e contemplazione, ma anche una forza potente e talvolta minacciosa. Le sue descrizioni catturano sia la grandezza che il pericolo del mondo naturale, riflettendo una visione della natura che è allo stesso tempo romantica e realistica. Questo dualismo si riflette nelle esperienze dei suoi personaggi, che spesso oscillano tra momenti di estasi e di terrore di fronte alla vastità e all’indifferenza della natura.

Kerouac usa anche la natura come metafora per esplorare temi più ampi. Il cambiamento delle stagioni, ad esempio, diventa spesso un’allegoria per i cicli della vita e dell’esperienza umana. Il movimento attraverso diversi paesaggi riflette il viaggio interiore dei personaggi, con le trasformazioni del paesaggio che specchiano le loro evoluzioni personali.

La rappresentazione della natura in Kerouac è anche strettamente legata alla sua critica della società moderna. La natura viene spesso presentata come un antidoto alla alienazione e alla artificialità della vita urbana. I suoi personaggi cercano nella natura una autenticità e una vitalità che trovano mancanti nella civiltà. Questo contrasto tra natura e civiltà riflette le tensioni più ampie nella società americana del dopoguerra, tra tradizione e modernità, tra individualismo e conformismo.

Infine, la natura in Kerouac è intimamente connessa con la sua esplorazione dell’identità americana. I vasti spazi naturali dell’America diventano un simbolo della libertà e delle possibilità associate al mito americano. Allo stesso tempo, Kerouac usa la natura per esplorare le contraddizioni e le complessità dell’esperienza americana, rivelando sia la bellezza che le sfide del paesaggio nazionale.

In conclusione, la rappresentazione della natura nell’opera di Kerouac è ricca e multidimensionale, riflettendo la sua visione unica del mondo e la sua ricerca di significato. Attraverso le sue vivide descrizioni del mondo naturale, Kerouac non solo ha contribuito alla tradizione della letteratura di natura americana, ma ha anche offerto una potente critica della società moderna e una visione alternativa dell’identità americana.

Crediti
 Autori Vari
  Sinossi del libro 'Kerouac: Language, Poetics and Territory' di Hassan Meleh
 SchieleArt •  Two girls embracing • (Friends) 1915




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Se si fosse indetto un referendum agli inizi del 900 per autorizzare un'invenzione che avrebbe portato (solo negli Usa) 50.000 morti l'anno, due milioni di feriti, 20.000 miliardi di danni economici, caos nelle città, decadenza dei centri urbani, distruzione dei trasporti pubblici, inquinamento, con conseguente morte di milioni di persone per cancro ai polmoni, infarto e trasformazione di milioni di ettari coltivati in un mare d'asfalto, avremmo tutti detto 'no'! E così, l'automobile non avrebbe visto l'alba.  Da un articolo della rivista 'Life'


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