L’autore è probabilmente soltanto una delle specificazioni possibili della funzione-soggetto. Specificazione possibile o necessaria? Guardando le modificazioni storiche che si sono succedute, non sembra indispensabile, assolutamente, che la funzione-autore rimanga costante nella sua forma, nella sua complessità e finanche nella sua esistenza. Si può immaginare una cultura dove i discorsi circolerebbero e sarebbero ricevuti senza che la funzione-autore apparisse mai. Tutti i discorsi, qualunque sia il loro statuto, la loro forma, il loro valore, e qualunque sia il trattamento che si fa loro subire, si svolgerebbero nell’anonimato del mormorio. Non si ascolterebbero più le domande così a lungo proposte: Chi ha realmente parlato? È veramente lui e nessun’altro? Con quale autenticità o con quale originalità? E che cosa ha espresso dal più profondo di sé stesso nel suo discorso?. Ma altre come queste: Quali sono i modi di esistenza di questo discorso? Da dove viene tenuto, come può circolare e chi può appropriarsene? Quali sono le ubicazioni predisposte per dei soggetti possibili? Chi può riempire queste diverse funzioni del soggetto?. E dietro a tutte queste domande non si capterebbe altro che il rumore di un’indifferenza: Cosa importa chi parla?
L’anonimato del mormorio
Crediti
Quotes per Michel Foucault
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