Si deve credere in questo mondo, mettere radici, fare del proprio meglio, anche se bisogna credere alle cose più assurde; credere, ad esempio, che questo è un mondo ben definito e che è assolutamente importante se quel trattato verrà scritto oppure no. Può essere decisamente irrilevante, ma ci si deve credere, bisogna farlo diventare un convincimento quasi religioso, solo per poter mettere la propria firma in calce a quel trattato, per lasciare quella traccia di noi.
Si deve infatti lasciare qualche traccia di sé in questo mondo, che certifichi che siamo stati qui, che qualcosa è successo.
Psicologia del Kundalini-Yoga
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- La disillusione verso il progresso
Lipovetsky esplora il declino del mito del progresso, evidenziando come la modernità e la tecnologia abbiano generato disillusione e cinismo, con effetti sul futuro e sull'individuo.
- Autentica esistenza: momenti di presenza
L'autrice critica la superficialità delle risposte che riceve quando chiede alle persone di parlare di sé. Evidenzia l'importanza di guardare oltre i ruoli sociali, scoprendo la vera essenza interiore e i momenti autentici di un'esistenza. Una riflessione sulla vita e sul significato dell'essere.
- La critica dell'ironia alla conoscenza
L'ironia ci distoglie dalla felicità e dalla conoscenza, evidenziando l'inanità delle nostre idee e delle esperienze spirituali, lasciandoci nell'illusione.
- L'ironia perduta dei politici italiani
Il testo esplora il senso dell'umorismo e dell'ironia nei politici, da Andreotti a Pannella, e riflette sulla mancanza di ironia nella politica contemporanea.
- La relativizzazione della felicità
Lipovetsky analizza come la felicità nella modernità si sia trasformata, diventando un concetto relativo, individuale e legato al consumo e ai social media.
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